Campagna The Eternal Champion Moorcock's tribute


Cronaca schematica avventura "Arriva l'arando del caos"

Arcipelago Dīpasamūha, paese a nord, Sudara dēśa (costa Est vicino al vulcano)
. notte senza luna, cerimonia della luce, poco prima del tramonto, gli spiriti, sottoforma di fuochi freddi, che sono a guardia del villaggio vanno richiamati perché dopo un'anno lasciano i loro cippi intorno al villaggio per tornare al loro piano, tengono lontani gli spiriti malvagi e seguono dall'alto le creature pericolose che entrano indicandone la posizione col loro fuoco. la cerimonia si tiene sul molo al centro del villaggio, villaggio che é fatto a semicerchio col lato interno sul mare. vecchi donne incinte e bambini sono discosti dalla cerimonia per cautela sulla sottrazione di energia.
viene fatta in questo villaggio con maggior fervore rispetto ad altri perché il villaggio dista poco, forse una lega, dalla zona morta, la zona infestata da spiriti malvagi e da solfatare velenose createsi dopo l'eruzione del monte maresosana vent'anni prima.
. durante la cerimonia collettiva, in cui il sacerdote attinge all'energia di tutti per richiamare gli spiriti, una fortissima folata di vento butta tutti a terra
. sfruttando la confusione una dozzina di grossi lupi (chi guarda bene vede che i lupi sono non morti) rapiscono, prendendoli per i vestiti, altrettanti bambini che sono discosti dalla cerimonia
. i lupi corrono fuori dal villaggio
. viene chiesto di formare una squadra, non tutti i PG aderiscono, allora viene offerta una ricompensa cospicua
. bisognerà aspettare l'alba per inseguirli visto che é buio pesto, la cerimonia della luce avviene in una notte senza luna
- uscendo dal villaggio si cercano le tracce dei lupi e dei bambini trascinati. Fiduciosi della protezione degli dei e della presenza di un officiante sacro a cui viene dato pure un olio sacro da usare al momento del bisogno.
-le tracce come si temeva conducono nell'entroterra nella zona morta. Durante il percorso il gruppo si rende conto di esser circondato dai lupi non morti e si prepara al combattimento.
-il gruppo riesce a battere la minaccia, ma il modo in cui si sono mossi conferma il sospetto che vi sia qualcuno dietro il rapimento dei bambini.
-il colpevole viene avvistato in una zona particolarmente attiva di solfatare. Pare essere un sacerdote del caos o simile. L'officiante sacro benedice i membri del gruppo con l'olio sacro ed il gruppo si sente ristorato spiritualmente.
-lo scontro inizia, ma nel peggiore dei modi, a causa di sbuffi di zolfo, l'attacco di lupi ai lati e delle invocazioni maligne del sacerdote.
-Nonostante gli sforzi del gruppo non si riesce a ferire il sacerdote perché protetto dalla magia e uno alla volta i membri del gruppo vengono eliminati. Come pure i bambini probabilmente.

Cronaca schematica avventura "La prima invasione"

Arcipelago Duśamanà'unà, paese a nord, città Pahilà hamalà

Personaggi

GM: Bob
Ding, il fabbro: Paolo
Bort, il messaggero: Flavio
Torb, lo scaricatore bello: Carlo
Arcipelago Dīpasamūha, paese a nord, Sudara dēśa, giorno dell'invasione

Il villaggio è stato invaso dalle truppe dell'Unione di Kala che stanno invadendo il Regno di Nila. Tutti gli uomini sono stati legati nel granaio. Ding riesce a slegarsi e slega gli altri. Torb apre un buco all'esterno e i PG aggrediscono i due soldati di guardia, rubano i loro vestiti e vengono uccise dagli altri. Bort aggredisce un marinaio e gli ruba i vestiti. Le donne e i bambini sono stati portati su una nave che dovrebbe partire a ore. Parecchi marinai stanno rinforzando il molo mentre i soldati costruiscono una barricata attorno al porto. Bort recupera un arco con frecce. Nel granaio entrano un graduato con due soldati che vengono sconfitti dai PG.

 

riassunto di Bort"il messaggero", La prima invasione

Non va bene! Non va bene! Non va bene! Non va bene! Il comandante mi aveva detto tra le righe che le voci della flotta a nord sembravano sospette, ma non immaginavo che c'avrebbero impiegato così poco tempo per raggiungere la cosata!

"Bort...Bort...ci sei?", sì Torb son qui, i soldati ti hanno fatto male?

"Quei cani non ci hanno fatto nulla, sopratutto grazie alle nostre affidabili guardie che ci hanno difeso, codarde, scappate appena la situazione si è messa male", Ding il fabbro la vedeva sempre un pò nera, ma non potevo neppure biasimarlo. Quasi appena arrivato lo scontro le guardie del villaggio erano corse a chiedere aiuto alla città principale.

Eravamo stati tutti catturati gli uomini messi nel granaio e le donne con i bambini chissà dove?

"Basta, io non me ne rimango con le mai in mano, dobbiamo agire!" disse Torb. Subito dopo si liberò assieme a Ding dalle corde strappandole di forza, devo ricordarmi di contraddirlo poco,  poi liberammo pure gli altri.

Cominciammo a discutere sul da farsi. Sapevamo che avevamo due guardie fuori che ci controllavano, ma come neutralizzarle senza farci vedere o allertare il resto dei soldati?

Mentre pensavo mi cascò l'occhio verso l'alto. "Hei, Torb pensi di potermi dare una spintarella, da lassù forse riesco a vedere fuori senza farmi notare".

Così grazie a Torb e Ding raggiunsi il fienile, mi acquattai all'architrave e andai al limitare. Si vedeva tutto il villaggio restando al coperto, perfetto!

Osservai la situazione: soldati e marinai che andavano e venivano, stanno fortificando al base del molo, vedo pure due catapulte, hanno intenzione di rimanere? Ma lo spazio che stanno preparando mi pare fin troppo grande per la loro nave. In effetti pare pure che sia con gli ormeggi per partire. In quel momento notai che le donne e bambini stavano venendo portati sulla nave!

Feci cadere della paglia e mi creai così un punto d'atterraggio morbido, scesi e riferii ciò che avevo scoperto. Subito partì lo sgomento da parte di tutti e sulle azioni da intraprendere. Alla fine si optò per aprire un varco nel retro del granaio, grazie alla possanza di Ding si riuscì nell'intento.

Io, Ding e Torb avremmo eliminato le guardie, controllai nella cintura, c'erano ancora! i miei pugnali, mi erano stati regalati tempo addietro per proteggermi da un sacerdote durante i miei viaggi come messaggero.

Uscimmo e andammo sulla destra, agimmo coordinati e le guardie quasi non  si accorsero della loro fine.

Subito aprimmo le porte e rientrammo, Ding e Torb presero i vestiti e si travestirono da guardie e tornarono fuori. Dopo poco Ding torno con i vestiti di un marinaio che mi diede.

Discutendo sul da farsi si era ritenuto più opportuno alla fine cerare di dar fuoco alle vele della nave, almeno per impedire che potessero partire subito, ma occorreva un arco e delle frecce intrise di pece. Uno degli uomini aveva lì vicino la casa e aveva un arco lungo che faceva al caso nostro.

Mi travestii da marinaio e andai a recuperarlo, ma mentre andavo..."Hei! Tu! Vieni a darmi una mano! La palizzata non si mette sù da sola!...con mia grande stupidità mi girai, stava puntando in mia direzione, ulrandomi di venire da lui. Fui preso dal panico. Mi girai  con faccia impietrita tornai da Ding e Torb, cugino, cosa faccio! Quel tipo sembrava un comandante! Se vado lì son spacciato! Torb rispose:"Calmo, ora entriamo e vediamo se perde interesse in te, in caso ci inventiamo qualcosa."

Purtroppo dopo non molto il comandante arrivò con due guardie. Ci preparammo ad accoglierli e facendo finta che si avesse appena scoperto il buco sul retro del granaio li attaccammo. Lo scontro fu breve ma intenso, mio malgrado rimasi ferito, ma il soldato aveva fatto una fine peggiore della mia. il poveretto aveva provato a fuggire, ma i miei pugnali non gli avevano dato scampo.

Nascondemmo i corpi e aspettammo per vedere se avevamo allertato altri soldati. Così non fu per fortuna.

Calmate le acque riprendemmo le posizioni, presi l'arco e frecce e tornati al granaio preparammo le frecce intrise di pece.

Durante tutto questo purtroppo diverse persone se la erano date a gambe, non rimanevamo in molti come prima. Avremmo dovuto arrangiarci con quello che avevamo.

Dovevamo impedire che la nave partisse e con essa perdere le donne e bambini del villaggio.

 


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