Aruspice, guercio e puzzolente.
Guerriero, agile e scaltro.
Lottatore, grosso e sportivo.
Studioso, con una passione per la battaglia.
Fabbro, burbero e implacabile col maglio.
Giovinetta, di pochissime parole dall'aspetto divino.
Guerriera, dolce e risoluta.
Ogni PG riceve la visita della Guida, messaggera umana degli dei, che li convoca sul monte XXX entro tre giorni.
Cratete, Zenos, Leonidas e Primio arrivano sul monte e durante la notte vengono attaccati da un leone sovrannaturale. Cratete è ferito gravemente mentre gli altri riescono a sopraffarlo. Arriva Crano. Gli dei si palesano, curano tutti e regalano oggetti magici e poteri meravigliosi e assegnano ai PG la missione di scoprire perché il loro potere sta diminuendo, consigliando di cominciare dal popolo che vive nella foresta limitrofa. Arriva la Guida.
I PG entrano nella foresta e vengono attaccati dai centauri. Cratete è ferito gravemente e Leonidas ne stende due. Zenos riesce a parlamentare e ottiene di poter chiedere loro informazioni se i PG supereranno una prova.
A sera Zenos deve combattere contro un albero. Lo sconfigge ricorrendo al fuoco ma è ferito gravemente. Leonidas cerca i centauri e ottiene un infuso curativo in cambio del sacrificio della propria lingua al termine della propria prova. Inoltre i centauri sostengono che Zenos abbia fallito la prova in quanto non ha utilizzato solo la spada come promesso.
Zenos e Cratete sono completamente rimessi. A sera Primio deve combattere contro 20 corvi. Li sconfigge ma perde un occhio ed è ferito gravemente.
A sera Cratete è convocato per la prova, ma nicchia sulla scelta dell'arma. I centauri se ne vanno indignati dicendo che le prove sono fallite.
Cratete, Zenos, Leonidas e la Guida entrano nella foresta per parlamentare con i centauri. Uccidono un'idra e vengono convocati in una radura dove ci sono anche centauri anziani. Viene offerto loro di continuare le prove a patto di recuperare un disco di pietra dal popolo che vive sull'isola in mezzo al lago.
I PG arrivano al lago e Cratete interroga Era per avere notizie del popolo.
Cratete e la Guida restano sulla riva con l'equipaggiamento mentre Zenos e Leonidas nuotano all'alba per un'ora fino all'isola. Sull'isola fa un insolito caldo. Zenos sale sul promontorio e vede 7 gruppi di leoni che dormono assieme a bambini. Al centro c'è un altare da cui ruba il disco di pietra pesantissimo ma non riesce a trasportarlo. Arriva Leonidas che lo porta giù, ma alcuni bambini si sollevano e si dirigono verso Zenos. In breve tutti i bambini sono addosso a Zenos e iniziano ad arrivare i leoni. I due si separano e mentre Leonidas raggiunge la terraferma camminando sull'aria, Zenos uccide tutti i bambini con un terremoto ad ogni uccisione. Si solleva una enorme mano di pietra che lo redarguisce e Zenos riesce a scappare. Vengono trovati dai centauri che li portano alla loro città.
I PG chiedono di avere con sè anche Primus e Crano.
Primio e Crano arrivano. I PG parlano con la madre dei centauri e vengono a sapere che l'isola era Ade e che il disco era di proprietà originaria di Ade, rubato dai centauri e rirubato da Ade.
Zenos e Leonidas ricevono un corno e un arco. I PG parlano nuovamente con la madre dei centauri.
I PG tornano nella radura.
Zenos, Cratete e Leonidas ritornano nella foresta. Vengono assaliti da un giaguaro e poi incontrano i satiri che assegnano loro un incarico. A notte assaltano i minotauri e li sconfiggono. Vengono portati al villaggio dei satiri e curati con sangue d'Idra. Vengono informati che Artemide sta proteggendo i centauri.
Zenos, Cratete e Leonidas ritornano da Crano e Primio. Mentre stanno uscendo dalla foresta un centauro li ferma, si uccide e fa apparire Artemide, che chiede ai PG di non rivelare che lei sta proteggendo i centauri perché altrimenti la foresta scomparirà. Leonidas vota di no, Zenos e Cratete di sì, Primio e Crano si astengono.
I PG promettono ad Artemide di non rivelare agli dei della sua interferenza e di dare la colpa al disco di pietra. A sera sul monte del fato incontrano gli dei.
I PG si ritrovano al monte del fato ma manca Crano. Gli dei sostengono che c'è un traditore e Ade, che li accusa, manda una prova. Spuntano dal terreno cadaveri di antichi guerrieri che afferrano Leonidas, paralizzato, e lo tirano sotto, mentre gli altri cercano di combatterli. Leonidas e Primio muoiono. Evocata Era fa sparire i morti. Atena riferisce che hanno fallito la prova, ma ora devono trovare lo spirito di Crano.
Zenos e Leonidas arrivano alle pendici del monte Fisio e trovano i resti di Crano. Zenos evoca Crano che chiede vendetta nei confronti degli animali che hanno ridotto così il suo corpo.
Zenos e Leonidas salgono dall'eremita che spiega loro le caratteristiche sovraumane del leone di Monte Fisio, il favorito di Zeus.
Zenos e Leonidas scendono dal monte dell'eremita pronti ad affrontare il leone mentre i contadini del villaggio gli portano una vacca come offerta.
Dopo una prima battaglia il leone fugge inseguito dagli eroi. Arrivano Cratete e Primio. Il leone si rifugia in una caverna e viene ucciso. Zenos scopre un cucciolo. Zeus causa un terremoto.
Gli eroi arrivano al monte dove c'è l'apertura per l'Ade ma sono fermati dai 100 guardinai dell'Ade. Inizia la sfida contro 4 campioni, ma gli eroi sono sconfitti.
Leonidas propone ai guardiani dell'Ade una sfida del coraggio: egli si farà ferire 100 volte mentre i suoi compagni cercheranno di liberare Crano dall'Ade. La liberazione di Crano ha successo, ma Leonidas per non morire "prende il bianco" e diventa guardiano dell'Ade.
Leonidas fugge dai Guardiani e raggiunge gli eroi. Arriva la Guida.
Lo scudiero Esinio si unisce al gruppo.
Gli eroi scendono una ripidissima scogliera e salgono sulla nave del capitano XXX.
Durante una tempesta la nave è attaccata prima da un mostro marino, che si trasforma in pesci, e poi da un branco di anguille.
La nave arriva all'isola della maga. I PG campeggiano all'interno. Durante la notte arriva Ebe sotto forma di fanciulla e dialoga con Leonidas, Primio e Cratete che sono irretiti dalla sua bellezza.Oδη?σς (Othigòs) tenta di ucciderla e viene ridotta in fin di vita.
I PG esplorano il cratere e poi trovano il tempio di Ebe. La dea spiega loro che si è ritirata volontariamente a vita privata e che i mostri marini sono stati mandati da Hera. Dona ai PG un latte ristoratore e una barca autopropulsa per tornare sulla tarraferma dato che la nave è stata distruttra.
Durante il viaggio Cratete prova una polvere di Guida e si perde.
I PG arrivano sulla terraferma. Durante la notte un inviato di Ade si presenta a reclamare un'anima e crea danni nell'accampamento.
Al cospetto degli dei Leonidas racconta tutta la storia di Ebe. Esinio è ucciso da Guida per ordine di Ade. Leonidas sfida Guida nel tentativo di ucciderla, ma soccombe al primo colpo. I PG sono invitati dagli dei a passare un periodo di allenamento in un villaggio sicuro prima della vera missione.
I PG affrontano varie sfide per imparare a combattere assieme.
Ogni PG dichiara di essere fedele ad un dio: Cratete passa da Era a Ebe, Leonidas a Hermes, Zenos a Ares, Primio a Atena, Crano a Efesto. I PG pensano che esistano due o più fazioni tra gli dei.
Guida chiama i PG e li porta a cavallo di centauri dalle greggi sacre a Zeus.
I PG affrontano, all'imbrunire, un attacco di uccelli stinfali nel tentativo di difendere le pecore di Zeus. Zenos, ma principalmente Leonidas, riescono a sconfiggerne parecchi prima di ritirarsi nella casupola. Arriva Pan che tramortisce Cratete, reo di essere un servo di Era, e parla con i PG dicendo che odia Era e vuole che i PG si ribellino agli dei. Inoltre minaccia di non rivelare la sua esistenza.
Lungo la via del ritorno Guida e Leonidas vengono morsi da un serpente e impazziscono, attaccando gli altri compagni. Guida viene stordita, ma un nugolo di serpenti la avvolge rendendola viscida e immune alle armi. Zenos chiama invano Pan. Leonidas ritorna in sè e arriva Jolea da Ecalia, una nuova combattente che dice che Guida è l'incarnazione di Era. Dopo un lungo combattimento Cratete toglie la maschera a Guida che smette di combattere. I PG decidono di uccidere Guida, ma Cratete vuole prima convocare Ebe, la quale riferisce che invierà lei una guida alternativa.
Il giorno seguente arriva il lupo bianco di Ebe che accompagna i PG fino al solito monte.
Alle pendici del monte i PG sono avvicinati da 40 figli deformi di Era, i primi esperimenti di creazione di uomini, con altri 80 figli più piccoli. I figli minacciano i PG di attaccarli in futuro e chiedono di essere uccisi subito. Dopo lunghe discussioni, Zenos e Leonidas trucidano i 40 con molta fatica.
I PG sono al cospetto degli dei. Era, Ade e Estia li accusano di tradimento, mentre Ebe, Artemide e Poseidone li difendono. Zeus e Athena rimangono neutrali, mentre non c'è traccia di Ares. I tre accusatori, con Hermes e Efesto, propongono delle prove per i PG. A Guida viene assegnata una personalità indipendente e i PG la chiamano Liberia. Zenos e Cratete convocano Ares che, per ridare armi divine a Zenos, vuole sangue di un vinto in combattimento. I PG vanno dai Guardiani per cercare una sfida contro guerrieri degni con la scusa di ripristinare la dignità di Leonidas
Arrivati dai Guardiani i PG vengono sfidati nel solito modo, uno alla volta. Comincia Zenos che sconfigge i primi due, riportando una ferita, mentre Cratete li consacra a Ares. La sfida viene sospesa sotto proposta del capo guardiano, che però maledice a tradimento Zenos e Leonidas. Jolea confessa che è sua sorella e che arriveranno le anime di tutti i nemici uccisi da loro a combatterli. Interviene Hermes che toglie la maledizione da Leonidas, mentre Ares dà un'arma e armatura nera a Zenos.
Guida viene restituita agli dei. I PG partono per Delphi dove dovranno rubare la pelle del serpente dal tempio di Apollo.
I PG si accampano alle porte di Delphi. Jolea, Primio e Leonidas entrano a Delphi. Leonidas viene riconosciuto come emissario di Hermes e la sacerdotessa Pizia lo invita a casa sua.
Leonidas torna all'accampamento. A sera i PG entrano segretamente a Delphi e penetrano nel tempio da uno specchio per il sole. Ma la Pizia li stava attendendo e li informa che Era vuole rifare il drago Pitone con la pelle. I PG quindi ne prendono solo un pezzo e lo portano a Pirodo.
Gli dei approvano la missione ma obbligano i PG a restituire la pelle alla Pizia, la quale si accontenta di una notte con Primio per compensare la perdita.
I PG vengono trasportati da Pirodo in una foresta tropicale dove devono uccidere una bestia enorme. Perdono Cratete durante un attacco notturno. Scoprono una caverna dietro una cascata e là trovano la bestia che uccidono. Poco dopo arrivano Cratete e Pan, che dice che la bestia è la sua progenie e che la vera bestia da uccidere è lui. Su proposta di Pan, Leonidas lo uccide per usare il suo potere per combattere gli dei, che ormai non hanno più alcun potere diretto sugli uomini. Leonidas ottiene la musica, Cratete la resistenza, Primio la conoscenza e Jolea il potere sulle creature viventi. I PG tornano da Pirodo, ma quando gli comunicano la loro intenzione di ribellarsi Pirodo si trasforma in una gigantesca idra parzialmente sotterrata e li attacca. I PG hanno la meglio qundo scoprono che Pirodo in realtà è uno dei bambini e lo uccidono. Dopo lunghe discussioni decidono di andare all'oacolo di Poseidone ma Crano non è d'accordo. Per acquietarlo Cratete organizza una finta evocazione di Efesto ma Leonidas se ne accorge e Crano in un eccesso d'ira uccide Cratete. Crano è bloccato e giustiziato, ma la resistenza di Pan ottenuta da Cratete lo salva.
Arriva Ermete che dice che gli dei cominciano ad aver paura dei PG, ma che possono essere attaccati dai PG tramite i loro templi principali. Dona regali a tutti e cura Crano dalle sue follie. Zenos resta sulla spiaggia di Corinto e riceve la visita di Dionisio e ne diventa discepolo: perde armtura e spada di Ares ma riceve un otre di vino magico, schieniere e bracciali decorati con viticci e foglie di vite e un cerchio per la testa che si intreccia sulla fronte; più tardi riceve la visita di un gigante inviato da Gea per uccidere i PG. Gli altri PG vanno all'oracolo di Poseidone su un'isola dentro una grotta buia. Crano scopre che era stato Zenos ad ucciderlo qualche anno prima. Uscendo dalla grotta i PG sono attaccati dal medesimo gigante che ha attaccato Zenos, che riescono soltanto a ferire.
I PG si riuniscono sulla spiaggia di Corinto e mentre Zenos e Crano risolvono le loro questioni a botte, Primio va con i beni del gruppo a Corinto per comprare armi.
Durante la notte arriva Ermete che dice che Primio è andato via con Athena mentre andava a Corinto e non tornerà più. Dice inoltre che Gea è sobbillata da Estia contro i PG.
Al mattino Jolea evoca Efesto che dice che il nemico è Era. Poco dopo torna il gigante con cui, dopo un primo combattimento, i PG riescono a parlare e conferma di essere stato mandato da Gea. La dea si impersonifica nel gigante e dona ai PG un diamante che proietta un fascio di luce nella direzione dove troveranno Gea. Inoltre informa i PG che le Erinni sono state liberate.
Al mattino arriva Primio che racconta di essere stato intercettato da Athena che ha detto di andare alla città di Numipolis, molto lontana, per cercare un marchingegno per fermare le Erinni. Iolea chiede aiuto a Poseidone che manda Pegaso, ma solo Leonidas e Zenos riescono a salirci.
Pegaso lascia Leonidas e Zenos sulle pendici di un monte, ma non c'è traccia di Numipolis.
Gli abitanti di Numipolis trovano Leonidas e Zenos e li scortano in città. Dicono loro di essere seguaci di quel che resta di Urano e che la città scende a terra solo di notte e portano i PG in città dove avviene una rappresentazione con Urano.
Durante la notte i PG vengono ospitati in una casa e sorvegliati da un cane. Di giorno conoscono la città che ora si trova tra le nuvole e scoprono che i sacerdoti si riuniscono segretamente in alcune grotte. Alla sera i PG osservano i sacerdoti bloccare una manifestazione divina con i loro bastoni. Quindi provano a scendere nelle grotte tramite una statua di Urano e rubano il bastone ad un giovane sacerdote. Sono accerchiati dagli altri sacerdoti. Spiegata la situazione, alcuni sacerdoti si dichiarano disponibili ad aiutare i PG e donano loro due bastoni. La discesa dalla città volante avviene in modo rocambolesco sotto attacco delle arpie.
I PG riposano nascosti a terra mentre i figli di Ade li cercano. Zenoz è catturato. Ermete cura Leonidas. Leonidas e Primio sconfiggono l'arpia e hanno un alterco con Iride.
I PG tornano a cavallo di Pegaso al mare. Trovano Crano e Jolea attaccati dai grifoni di Apollo che vengono sconfitti. Arriva Pizia che irritata punisce severamente Zenos.
I PG sono aiutati da Ermete e Atena e decidono di andare da Ebe lasciando Crano sulla terraferma. Arrivati da Ebe con l'aiuto di Poseidone vengono accolti, curati e istruiti.
I PG tornano sulla terraferma e vengono attaccati da 4 Manticore che sconfiggono grazie ai bastoni di Urano e da 4 Formicaleoni inviati da Era che sconfiggono grazie alla musica di Pan. Dopodiché Ade fa resuscitare tutte le creature morte, che Zenos sconfigge bruciandole con lo scudo di Apollo. I PG si recano sottoterra da Gea dove Leonidas, Crano e Primio sconfiggono i giganti e possono parlare con la dea che fornisce loro doni dividi e promette aiuto dei propri figli per imprigionare le Erinni. Terminato il colloquio arriva Artemide in forma di cerbiatto che fornisce a Primio un corvo per indicare la via per le Erinni. Arriva Liberia/Guida, liberata da Artemide. Arriva Ermete e conferma la confessione di Zenos in base alla quale Dioniso avrebbe ordinato di uccidere gli altri PG.
Liberia riferisce che le divinità sono così schierate: Ermete e Athena dalla parte dei PG, Dioniso, Efesto, Poseidone e Apollo isolati nelle loro attività, Ares contro tutti, Artemide neutrale, Zeus in attesa, Ade, Era e Estia contro i PG.
Arriva Estia che impone ai PG una sfida in cambio della sua neutralità. I PG vengono separati in gruppi da due e costretti a combattere tra loro. Estia dona il suo pane perché Primio ha superato la prova.
I PG sconfiggono le Erinni con l'aiuto dei bastoni di Urano. I giganti di Gea corrono sul monte Olimpo per tenere occupati gli dei. Zenos tradisce i PG e attacca Cranos, ma viene ucciso. Crano e Leonidas rompono due colonne che collegano il monte con l'Olimpo, crollano tutte le colonne e Jolea muore schiacchiata. Appare Pan che spiega ai PG che Zeus e Dioniso sono rimasti nell'Olimpo, Ade nell'ade, Gea nella terra mentre le altre divinità vagano non più immortali per la terra. Risuscita tutti, si riprende i propri poteri, e dà loro appuntanto da lì ad un anno per aggiornarsi sull'evitare che le colonne si riformino tramite il proselitismo. I PG decidono di separarsi e rivedersi da lì a 6 mesi.