Campagna Celtic's legacy: La strada per Tir Na Nog


Personaggi

GM: Bob
Asteriolon il druido: Bob

Cieco e pacato.

Riok l'allevatore: Paolo

Bello e con il cane.

Aika il cane di Riok

Fedele e dalle 9 vite.

Mobeleon il felino: Alessio

Lavativo e veloce.

Artan il cacciatore: Massimiliano

Sfuggente.

Basofix il fabbro: Gianni

Pazzo e forte.

Sirol l'arciere: Gigi

Confuso e preciso .

Diario di Riok

Mi sveglio in una strana sala, sembra quasi una cripta e ci sono altre persone deposte sugli altari come me. Forse ho fatto un rito la notte scorsa e non me ne ricordo, ma è troppo buio e non riesco a vedere cosa succede. Molti si dirigono in fondo, ci sarà l'uscita e provo a seguirli. Ma mi sento tutto intorpidito e le gambe mi fanno malissimo, come se fossi caduto e le avessi rotte. Impossibile, non vado mai in alto apposta.

Sbuchiamo in una capanna dove strana gente è riunita e tutti sembra che ci temano. Non riconosco nessuno, ma un omaccione mi guarda con insistenza. Arriva Veerio, che dice di essere il capo del villaggio. Ci racconta una storia molto strana alla quale stento a credere: pare che le ombre del terzo cerchio si siano impossessate del mondo e abbiano costretto il nostro popolo a sopravvivere solo all'interno dei luoghi sacri, dove non possono entrare. Noi, da quello che racconta, saremo morti ma, a causa delle ombre, non siamo andati nel mondo di là. Molto strano, ma ci fornisce subito la prova ferendo un compagno che in effetti si cura immdiatamente.

Arriva Hautha, una vecchia strega, con il suo giovan bardo assistente. Sembra che mi riconosca, e io intanto riconosco un vecchio conoscente: l'omaccione è Basofix della Valle Alta, il fabbro. Se ben ricordo era un po' pazzo. La strega verrà con noi in una missione per salvare il nostro popolo: a quanto pare le ombra maggiori, quelle che afferrano le armi per combatterci, non riescono a vederci in quanto morti e non vedono neppure la vecchia.

Dopo una lunga discussione riesco a convincere i miei compagni, ai quali nel frattempo si sono aggiunti altri due, a non andare alla montagna dal picco inaccessibile dove sono i nostri antenati. Sarebbe una pessima scelta, il rischio di cadere è altissimo. Andiamo prima verso la foresta degli unicorni e poi verso il lago del drago: meglio il drago della montagna! Nella notte troviamo un folletto, che dice di riuscire a proteggersi dalle ombre. Ci dice anche che il problema è l'assenza dei vecchi spiriti naturali a cui è stato limitato il loro potere e solo quelli legati al territorio sopravvivono.

Durante il giorno seguente veniamo attaccati da animali controlati da ombre minori: per ora non sono una difficoltà, Basofix e Mobeleon li uccidono tranquillamente disperdendo le ombre. A me sembra che queste ombre non riescano più a distinguere il bene dal male. Finalmente entriamo in una zona che mi ricordo, e arriviamo ad un ridente villaggio. Purtroppo è abbandonato, e allora conduco tutti ad un circolo di pietre che si trova a mezzora da qui. Là troviamo tutti i bambini e vecchi del villaggio, comandati da Beania. Basofix e Artan si lanciano, senza alcun motivo, nella foresta per cacciare dei cinghiali vittime di una possessione. Ritornano conciati molto male, ma se non altro hanno 7 cinghiali succulenti. Io e Asterilon curiamo i feriti. Durante la notte subiamo un attacco delle ombre e Asterilon riesce a distruggerne una con un incantesimo.

Il giorno dopo andiamo, su segnalazione di Hautha, al lago della ninfa Ruisdagdana. Durante il viaggio un lupo enorme ci segue, ma, pur avendone la possibilità, non ci attacca. Io ho un segno che il lupo è una divinità che ci osserva. In riva al lago mi lasciano solo con Aika mentre fanno il periplo del laghetto, e difatti la ninfa si presenta a me e mi conferma l'idea che la lupa sia Morgan, il custode del guado. Asterilon, non contento, se ne va in giro da solo per un'altra ora perché anche lui vuole vedere la ninfa, che a quanto dice lo accontenta.

Ci svegliamo estremamente ristorati e ritorniamo felici al villaggio. Qui Basofix, dopo un bel po' di tentennamenti, ci dice che Hautha ha trovato un altar dei Fomori e ch ci aspetta. Una volta arrivati là, la strega ci convince con i suoi poteri a non distruggere l'altare, a non avvisare il druido, e addirittura a ricostruirlo. Lavoriamo senza sosta, nell'acqua gelida, per rimetgtere i pali e le frasche mentre Mobeleon finge di aiutarci e la vecchia ci incita. Stremati un'ora dopo il tramonto finiamo e, senza avvisarci di nulla, la strega evoca un femoro! Sono l'unico che ha il coraggio di parlargli, pur essendo congelato dentro al mio sacco a pelo. Ma dopo pochi minuti il femoro si duplica e ne appaiono altri due. Basofix e Mobeleon si precipitano a catturarli e io, in forma di orso con Aika al mio fianco, inseguo il terzo. Riusciamo a catturarne uno e lo portiamo al circolo di pietre per interrogarlo. I metodi di Basofix sono brutali, e infatti arriva il suo doppio per aiutarlo. Ma io, con la mia vista fine, lo individuo subito e mi precipito a dare l'allarme mentre le ombre mi prendono il braccio con l'ascia. Rientriamo precipitosamente nel circolo di pietre e Basofix libera il femoro catturato, che come unica informazione ci ha detto che le ombre grandi ci attaccano e quelle piccole si impossessano degli animali.

Ma non è finita qui! Mentre Aika si rifiuta di proseguire, ci tocca andare a cercare Artan il cacciatore che era uscito a cercarci. Ho una premonizione: le nuvole mi fanno vedere che è prigioniero attorno ad un fuoco. Mobeleon ha la bella idea di andare al villaggio e in effetti lo troviamo là, asseragliato in una casa con il fuoco acceso al massimo per eliminare le ombre che gli hanno rubato le due lance. Restiamo con lui tutta la notte e al mattino arrivano a svegliarci il druido e la strega assieme al resto del villaggio in marcia.

Un grave diverbio avviene tra Asterilon e Hautha, ma non ci dicono per quale motivo. In ogni caso, Basofix segue Hautha e noi seguiamo il druido verso il lago. Mah, chissà cosa vuole fare la strega. Entriamo in una zona molto pericolosa vicino alle montagne, piena di dirupi molto scoscesi. Ad un certo punto un grande urlo: riconosco subito che non è quello di un normale orso, ma a quanto pare i miei compagni non hanno l'orecchio così fine. E' chiaramente una divinità e me ne accorgo da come ha smosso tutti gli alberi. Anziché prendere una decisione questa volta il druido lascia decidere noi, che siamo in disaccordo ma quei pazzi di Mobeleon e Artan decidono di andare a combatterlo, pensando che sia vittima di una possessione da parte delle ombre. Non sanno che sputa fuoco e che non può essere colpito!

Difatti non passa molto tempo che il lupo ci trova e ci investe con una nube di fuoco. Per fortuna Mobeleon e Artan sono dei guerrieri molto bravi e riescono ad abbattere l'orso, con l'aiuto del bardo che gli sblocca le gambe, mentre il nostro druido si esibisce in una pioggia di noci e nube di polline. Artan riesce ad ucciderlo con un singolo colpo di coltello. L'orso resta giù solo qualche secondo, dopodiché si riattiva, ci annusa e se ne va. Entra in contatto mentale con me e posso fargli una domanda. Devo dire che alla fine quei pazzi dei miei compagni avevano ragione.

Riprendiamo il viaggio e arrivano Hautha e Basofix. Non vogliono dire nulla sul motivo della loro assenza, ma poco dopo Asterillon si avvicina a me e mi dice che il ragazzo non è giovane come sembra bensì è un potente bardo e che Hautha ha profanato degli altari di creature ostili e ha rubato degli artefatti. La faccenda si fa grigia, e quando vedo Mobeleon indossare la cerata, guardo il cielo e un chiaro presagio mi appare: pioggia di sangue al prossimo incontro. Difatti, Artan ci ferma e ci dice che ci sono degli uomini, parecchi, che camminano uno sulle impronte dell'altro. Nonostante i miei avvisi, Basofix sobilla Mobeleon ad andare dietro alle orme: pazzi.

Difatti dopo qualche ora ancora non tornano al nostro accampamento e Artan ci riferisce che sono stati catturati e portati in una serie di tnde. Dalla descrizione saranno almeno 50 persone, che stolti! Sotto un diluvio andiamo a recuperarli e siamo fortunatissimi: sono nudi, legati e in fin di vita in una tenda vuota. Li prendiamo e, con fatica, portiamo di peso all'accampamento dove arrivano in condizioni disperate. Dopo due giorni sono già attivi e scalpitano per tornare a tuffarsi nei guai per recuperare le loro armi e armature.

Artan nota che in questa zona mancano le ombre. Forse quelle persone, che dalla descrizione di Basofix potrebbero essere troll di brughiera, riescono a tenerle a distanza. Asterillon ci presenta il problema degli artefatti di Hautha e lascia decidere noi. Nessuno vuole decidere se tenerla o cacciarla, quindi vado con Aika a pensare nella brughiera. Un chiaro segno mi dice che senza la nostra missione è destinata a fallire, ma usando i suoi artefatti gli dei ci si rivolteranno contro. Rientro e impongo la decisione: Hautha resterà con noi ma non useremo gli artefatti. Per placare Basofix Mobeleon dovremmo però tornare veramente a prendere il loro equipaggiamento.

Io, Aika e Artan torniamo di nuovo all'accampamento. Innanzitutto Artan osserva che tutta la zona sorge sul luogo di una grande battaglia, infatti ci sono cadaveri e armi mezzi sepolti. Probabilmente sono questi a tenere lontane le ombre. Scopriamo un orribile totem da cui sanguinano carcasse di animali morti. Inoltre in una tenda ci sono dei piccoli goblin che stanno scavando un loro tunnel: forse sono stati loro a portare via gli oggetti dei due compagni. Nella terza tenda sentiamo delle voci: meglio darcela a gambe. Stranamente al nostro ritorno i due moribondi sono già in piedi, in particolare Basofix, qui c'è sicuramente qualcosa di strano sotto. Ma tanto siamo morti, quindi probabilmente le ferite non ci fanno nulla. Subito ripresosi, ovviamente vogliono che andiamo in massa a recuperare le loro cose. Il druido e Hautha se ne vanno al nord, speriamo che non si picchino per strada. Il piano non mi è molto chiaro, ma fatto sta che quell'assassino di Basofix per far star zitto il mio mulo lo uccide con un pugno in testa. E' un essere tutto muscoli e niente cervello, nemmeno un minimo di comprensione per la sofferenza. Vorrei che provasse lui quello che ha provato il mulo, che adesso è finito tra le mani di un troll assieme a tutto il resto del nostro equipaggiamento, comprese le spade di Mobeleon che il druido mi ha nascosto sul mulo.

Con un piano frettoloso e improvvido i troll alla fine ci vedono e ci inseguono. Mobeleon e Artan cercano di aggirarli, mentre io e Basofix facciamo un po' da esca. Dopo un po' ho paura e ritorno al nostro accampamento, senza mulo, senza equipaggiamento. E imprecando perché per recuperare le loro poche cose abbiamo rischiato la vita e perso le altre. Il ragazzo mi lascia e va verso nord mentre all'accampamento trovo Mobeleon. Non faccio a tempo a farmi spiegare perché è là che arrivano quattro enormi troll! Scappo e cerco di mandare via Aika, ma sono più veloci di me e mi catturano. Ma non sono folle come quei due: mi fingo svenuto e mi faccio trasportare, speriamo che mi facciano parlare prima di mangiarmi.

Per fortuna sono più civili dei miei compagni: il capo mi parla gentilmente e assieme discutiamo del problema delle ombre, problema che hanno anche loro. Entro nella loro tenda delle visioni e ho anch'io una visione del futuro.............! Prometto che cercherò di convincere i due pazzi a non tornare più a disturbare, e assicuro loro che la prossima volta potranno cucinarli. Mi ridanno anche una spada di Mobeleon e la mazza di Basofix! Sono molto meglio di alcuni miei compagni.

Mi incammino verso nord, dopo aver recuperato Aika che per fortuna non si è fatta prendere dai troll, e li trovo dopo una giornata accampati che già mi piangono morto. Restituisco la mazza a Basofix dandogliela per scherzo in testa, nonostante meriterebbe un colpo ben assestato per fargli provare cosa ha fatto al mulo. E il pazzo se la prende con me, devo difendermi dai suoi pugni! Mobelen intanto sta molto male, peggiora di giorno in giorno. Basofix nicchia sulla cura che lo ha salvato miracolosamente finché non lo deve ammettere: la strega ha usato i suoi poteri. Asterilon a malincuore accetta che vengano usati anche su Mobeleon e dopo 3 giorni si riprende. Sicuramente non sanno che una strega quello che dà toglie!

Dopo un giorno di cammino giungiamo al castello di Northburg, un posto famoso che viene assegnato dopo un disfida ad un clan per un anno affinché locchi le creature del nord. Non sappiamo da chi sia occupato e così Basofix decide che dobbiamo immergeci in pozze di acqua ghiacciata per avvicinarsi. Lo fanno lui ed Artan, e vengono individuati dai cavalieri che per fortuna sono amici. Anche io e Mobeleon, dopo un'esitazione iniziale, avanziamo verso il castello scortati da due cavalieri. Northburg è governato da Montas, che venera la dea Artio, e dal druido Tihlac. Anche loro sono sotto assedio continuo delle ombre, e di notte tutti si devono rifugiare nella cappella interna. Tihlac mi fornisce preziose informazioni: le ombre sono attirate dalla presenza umana anche a lunga distanza, quando un uomo muore viene creata un'ombra nuova (e mi chiedo se, una volta distrutta, l'anima dell'uomo possa migrare nell'altro mondo), e il legno di tasso, trattato con rune, riesce a ferire le ombre. Non passiamo la notte là, perché dobbiamo recuperare Asterillon e Autha.

Sembra che Astrilon sia stato rapito da Hautha. Seguiamo le loro tracce tutto il crepuscolo, stranamente senza trovare ombre. Ad un certo punto un lupo gigantesco ci sbarra la strada. Speriamo che sia Morrigan, e invece ci attacca. O meglio, attacca solo chi utilizza magia. Mobeleon è quasi morto, io sono solo leggermente ferito. Trasportiamo Mobeleon, seguendo il lupo che pare volerci condurre in un posto specifico, su una montagna pericolosissima. Dopo ardui passaggi, arriviamo ad una caverna dove troviamo il bardo che ci conferma che Autha ha rapito Asterillon e ha tramortito lui.

Basofix purtroppo ha l'idea di seguire la strega nei cunicoli della caverna. Pazzo, ad un certo punto incomincia un lungo pozzo verticale. Con immensa fatica riesco a scendere sulla schiena di Basofix, ma devo lasciare Aika in alto. Speriamo di riuscire a tornare. Poi un altra discesa, stavolta è molto più difficile. Infatti cado varie volte, e Basofix mi tiene eroicamente su. Alla fine siamo così stanchi ch ci riposiamo a metà discesa. Nel frattempo però Artan e il bardo sono già giù e lottano contro e pro la strega! Basofix mi lancia giù e riesco a passare frecce a Artan che, nonostante bloccato da un incantesimo nell'acqua di un lago sotterraneo, colpisce la strega al centro del lago e quasi la uccide. Non capisco bene cosa succeda nella baraonda dopo, sembra che tutti abbiano fatto pace nonostante io sia l'unico rimasto in piedi. Mi affretto a curare un po' tutti prima che arrivi Basofix che mi pare molto alterato. Asterillon alla fine si decide a curare la strega e salvarle la vita.

Hautha dice di aver fatto un vortice al centro del lago per passare direttamente all'altro lago. Pazzi, senza saper nuotare lanciarsi da quell'altezza. Inoltre Mobeleon e Aika sono rimasti su. Alla fine ci buttiamo, e finisco mezzo annegato. Ma non sarà la prima volta... arriviamo in qualche modo al lago e pernottiamo sulla riva. Al mattino partiamo per il lato stretto e Basofix si infiltra tra le rocce e non lo vediamo più. Lo segue Artan, mentre io e Asterilon aspettiamo sul bordo roccioso a 20 metri di altezza. Quando Artan ricompare per chiamarci quel pazzo di Asterillon mi lancia giù! Mi salva Artan e mi trascina dentro una caverna. Lancio una serie di maledizioni ad Asterillon, non c'è uno sano di mente in questo gruppo. Ci addentriamo e il clima si fa sempre più caldo, sentiamo la presenza del drago. Vediamo finalmente anche Basofix.

E finalmente arriva il drago, preceduto da degli urli terrificanti. In cambio della vita generosamente donata da Basofix ci dà un'intera giornata di tempo per tempestarlo di domande. Povero Basofix, però il drago sa veramente tutto! Esiste una popolazione nemica, che abbiamo visto qualche giorno fa, che nell'altro mondo sta distruggendo i luoghi sacri e le creature che tenevano i contatti. I nostri morti restano come ombre e ci vedono come ombre. Mi fornisce degli incantesimi per comunicare con loro. Inoltre i nemici in questo mondo possono essere combattuti con le loro armi oppure con un colpo molto preciso con la lancia di tasso. Loro sanno come passare. Lo sanno anche le creature fatate. Inoltre dobbiamo andare al picco inaccessibile e alla foresta incantata per raccogliere abbastanza informazioni. Il tutto prima della primavera, altrimenti sarà troppo tardi!

Usciti ritroviamo purtroppo Asterillone e per fortuna Basofix, uscito dal sedere del drago! Con una discesa quasi peggio della precedente ritorniamo nel vortice e ci ritroviamo nelle caverne sotterranee. Penso che finalmente ritorneremo in superficie da Aika, ma no, la strega ha l'idea di spedirci sempre via vortice nel fossato di Northburg. Basofix si offre per risalire e recuperare Aika e Mobeleon, spero che il cane lo segua. Rientriamo nel vortice e stavolta sono io che salvo Asterillon e Artan, finalmente ho capito come fare a rimanere a galla! Northburg purtroppo sembra essere stato devastato e quindi ci fermiamo sull'ingresso attendendo Basofix.

Quando arriva saliamo nel mastio e troviamo tutti i cavalli sterminati: ne riesco a salvare uno e voglio salvarne altri due, ma ci vuole troppo tempo. Nel frattempo saliamo al piano della cappella ma lì troviamo 4 nemici. Sono armati con lancia, gladio e uno scudo enorme, e combattono molto bene. Stendono Basofix e me, mentre Artan scappa. Per fortuna non infieriscono su di noi, e corrono al piano superiore dentro un cerchio dove scompaiono. Non ritroviamo nulla, se non una loro lancia che si è danneggiata nel tiro. Apriamo la cappella e là c'è Montas morente che ci dice che il druido Tihlac ha tradito perché era un seguace dei Fomori. Ci viene in mente che anche il druido che ci ha risvegliati dalla morte era seguace dei Fomori e quindi decidiamo di passare per il villaggio da dove proveniamo prima di andare alla montagna inaccessibile. Montas prima di morire ci dona delle armi e armature sacre.

Purtroppo Basofix non si è dimenticato di tornare a prendere la sua armatura. E così io e Artan dobbiamo andare a parlare con i troll, non capisco perché Basofix fa i danni e poi io devo sistemarli. I troll sono come al solito amichevoli, e ci fanno anche mangiare il loro cibo e bere il loro sangue, cosa che mi dà una strana robustezza e scarsa elasticità alla pelle. Speriamo in bene. Dopodiché lui e Mobeleon si trattengono ancora con il fomoro incontrato qualche giorno fa, stavolta lo uccidono. Bestie!

Torniamo al villaggio originario per avvisarli di prestare attenzione al druido adoratore di Fomori. Ci trattengono al limitare del villaggio come se fossimo degli appestati e ci danno anche il consiglio di provare a parlare con le ombre. Comunque almeno Sirol è riuscito ad arrivare con tutti i bambini al villaggio e forse si unirà a noi. Riesco finalmente a parlare con le ombre, non senza varie difficoltà per convincerle che sono un celto! Scopro che loro ci vedono esattamente come noi vediamo loro, come ombre, e che purtroppo perdono la memoria ogni sera quindi è inutile tentare di convincerle ulteriormente della faccenda. In ogni caso abbiamo ora la certezza che siamo noi i vivi e loro sono i morti, o meglio, che siamo noi nel mondo dei vivi dato che, come spesso ci dimentichiamo, siamo già morti e siamo in attesa di passare al di là.

Partiamo verso il picco inaccessibile ma nuovamente Basofix, appoggiato da Asterillon che tanto non combatte, se fissa con il dover assolutamente seguire ogni traccia che trova lungo la via e così penetriamo in un bosco, assolutamente fuori strada, dove seguiamo le tracce di un cervo gigantesco. Come previsto il cervo si porta via Artan e dobbiamo attaccarlo. Dopo un sanguinoso quanto inutile combattimento interviene il dio Cereus, lamentandosi che abbiamo ucciso la sua rappresentazione! Invece che fulminarci all'istante, come alcuni di noi meriterebbero, ci propone una prova: dobbiamo colpire almeno una volta la sua incarnazione più veloce. Dopo quasi un'ora di tentativi Artan riesce a sfiorarla e così il dio regala a tutti noi una dote. A me tocca un olfatto notevole, che forse riuscirà a compensare la mia scarsa vista, e magari anche a farmi evitare nemici pericolosi.

Durante la notte Basofix mi pare diventato molto più saggio: discutiamo assieme di piani di battaglia che per giunta sono molto sensati. Peccato che appena vede una fanciulla sul bordo del fiume ci si fionda di corsa e mi tocca proteggergli le spalle. Per fortuna è Senna, la divinità del cielo e dell'acqua apparsa in forma di anatra prima e di fan ciulla poi. Ci sconsiglia di andare direttamente alla foresta degli unicorni per traghettare al di là e unirci alle nostre forze celte come io e Basofix pensavamo, e quindi mi sa che proprio ci tocca affrontare il picco inaccessibile. Ci regala anche una scodella che è sempre piena di acqua pura dato che, nonostante piova da settimane, l'acqua che arriva dal cielo non è molto trasparente.

Ripartiamo nel tardo pomeriggio appena comincia a spiovere, ma durante la notte veniamo attaccati da 6 orsi. Basofix e l'infallibile Sirol riescono ad ucciderne parecchi e poi sta a me finire l'ultimo. Le ombre piccole però si impossessano del nostro cavallo che mi morde due volte e Basofix lo abbatte prima che io possa cercare di calmarlo. Nel frattempo avviene una scena surreale: il nostro druido è avvinghiato dalle ombre e Autha gli lancia un fulmine. Avviene un parapiglia, con il ragazzo bardo che non si capisce da che parte stia, finché Asterillon abbatte Autha, forse definitivamente.

Prima di ripartire provo a fare uno degli incantesimi insegnatomi dal Drago: vado con la testa nell'altro mondo a osservare cosa è successo. Vedo una grande devastazione: il bosco dentro cui siamo è stato eliminato e ora qui sorge un grande campo militare rigidamente diviso da strade con tende molto lussuose e pieno di soldati con grandi scudi . Vedo tre druidi dell'altro popolo che stanno facendo un falò mentre alcuni soldati sono pronti probabilmente per venire nel nostro mondo. Grazie al dono di Senna riconosco anche tutte le erbe che sono utilizzate in quel falò. Esco dal trance e riferisco ai miei compagni, e ovviamente Basofix decide di attaccare. Stavolta però sono d'accordo anch'io. Ci mettiamo in posizione e dopo qualche ora arrivano le ombre. Sirol ne colpisce una e noi attacchiamo le altre. Ma all'esterno del cerchio di protezione che il nostro druido ha creato arrivano le ombre piccole che si impossessano di Aika. Mentre la povera Aika sta morendo imprigionata dai rovi per stare calma, interroghiamo l'unica ombra rimasta ma stupidamente ci facciamo catturare Asterilon. Scrutando nell'altro mondo lo vedo legato mentre tutti i nemici stanno sbaraccando per andare verso Sud. Li seguiamo per qualche giorno, mentre Aika, tornata a nuova vita, ci raggiunge.

I giorni seguenti sono molto confusi, forse la morte di Aika deve avermi frastornato. Non so come, ma mi convincono a non salvare Asterillon bensì a salire sul picco inaccessibile. Ma se si chiama inaccessibile ci sarà a un motivo! Putroppo devo ancora separarmi da Aika, spero di ritornare per questa via e non come al solito per altre strade. Saliamo con moltissime difficoltà, in effetti è proprio inaccessibile. Sulla sommità, anche se i miei compagni mi dicono che siamo appena all'inizio, siamo attaccati da un orso gigantesco, grande oltre tre metri! A fatica lo abbattiamo, ma in motli siamo feriti. Proprio in questo momento arriva uno strano pastorello che dice di essere inviato dagli spiriti della montagna che a quanto pare non vogliono essere disturbati da noi. Io sto troppo male per consigliare la saggia decisione di ritornare giù e quindi proseguiamo nel cammino. L'incontro con l'orso mi ha aperto la mente e ho capito che questo gruppo deve avere proprio una guida. E chi meglio di me, un grande druido? Per fortuna quel disastro di Asterillon se n'è andato!

Passiamo tre notti col maltempo in un bivacco di fortuna e sembra che questa pastorello sia diventato parte del gruppo. Esprimo la mia ferma rimostranza, anche perché un mio presagio fatto di fronte alle nuvole mosse dal vento mi mostra chiaramente che è portatrice di sventure e che saremo vittime di un tranello. Per tutta risposta Coil tenta di darmi un sonnifero, ma il mio potente olfatto lo indivdua e il bardo ha la meritata punizione. Stranamente è proprio il pastorello a salvare quei due polli di Sirol e Artan che stavano perdendosi nella tempesta alla ricerca di una casa fatata. E' difficile capire cosa stia succedendo, ma devo guidare questo gruppo dagli antenati.

L'indomani riesco a parlare in pace con il pastorello, senza inopportune intrusioni di Basofix, e lo convinco grazia ai miei poteri ad accompagnarci dagli spiriti degli antenati indicandoci le grotte segrete e la via che ci permetterà di non perderci. Fantastico! Partiamo tutti assieme al suo grande gregge, e sembra che proprio stando all'interno del gregge non ci si perda. Il pastorello va di buona lena e Basofix è costretto a farsi carico di alcuni di noi, come me che sono stremato per la dimostrazione che ho dovuto dare dei miei poteri. Finalmente arriviamo molto vicini alla cima, non avrei mai pensato che si potesse arrivare senza problemi, ho avuto proprio un'ottima idea a convincerlo.

Dopo poco siamo avvistati da un enorme branco di lupi con cui Basofix, diventato veggente, ci consiglia di parlare. Anzi, è proprio convinto che io possa parlarci. Ci avviciniamo cauti e con qualche incantesimi di protezione ed ecco che prontamente ci attaccano e Sirol con una freccia scagliata da un centinaio di metri colpisce il capo. Come avrà fatto ad individualo da così lontano? Basofix si precipita a cercare di salvarlo, proprio lui che non è certo pratico di animali, mentre io purtroppo sono impegnato assieme ad Artan con altri lupi. Uno lo salva e un'altro lo colpisce, non si capisce mai nulla durante i combattimenti. Ci pensano gli altri lupi a salvarlo leccandogli le ferite, ci dev'essere qualcosa di prodigioso in loro.

E infatti i lupi più grossi si rivelano essere i guardiani della montagna che acconsentano a farci parlare con gli antenati a patto che facciamo una prova. Con un losco trucco triplicano le prove, delle quali non specificano nemmeno le regole come si confà. Ma Basofix intuisce giusto, deve avere una mente molto animalesca per capirla così al volo, mentre Artan astutamente copia da lui. Io invento una soluzione e non capisco perché mi sento sempre più lento e duro e non riesco più a muovermi!

Dopo un po' mi sblocco e Artan riferisce che gli antenati hanno parlato con lui dicendogli delle cose molto strane. Innanzitutto noi, secondo quanto dice Artan, siamo nel mondo dei morti e le ombre dei nemici che vediamo sono i nemici che attaccano il nostro popolo nel mondo dei vivi. Dopodiché riferisce che ora dentro di noi ci sono gli antenati, i quali però sarebbero neutrali dato che anche i nostri nemici sono anche loro degli umani figli degli antenati. Ci capisco poco, e non oso immaginare cosa stanno campendo gli altri. Comunque Artan sembra così sicuro di sè. E soprattutto il suo nuovo amico corvo ci riesce a portare in un baleno giù dal picco inaccessibile, e per me va benissimo.

Ci dirigiamo quindi verso la foresta degli unicorni ma durante il cammino incontriamo ancora i nemici che stanno mandando nel nostro mondo tantissime ombra guerrieri per sbarrarci la strada. Per un attimo riesco a passare fisicamente nell'altro mondo, ma torno subito in questo e proprio in mezzo ai nemici. Artan, in accordo con il corvo, riesce a farci fare ancora un balzo e a spostarci di qualche centinaio di passi per riprendere un attimo le forze. Con un terzo balzo il corvo ci sposta tutti di qualche giorno di marcia fino proprio al limitare della foresta.

Qui incontriamo Felan, un tipo molto strano del popolo degli unicorni. Dobbiamo rifare le presentazioni due volte perché, pur parlando velocissimo, non è molto pratico nel capire i ruoli all'interno del nostro gruppo. Per fortuna non c'era Basofix altrimenti la rissa sarebbe scattata automaticamente. Quando tornano Basofix e Coil, andati per ben due giorni in esporazione, è di buon umore e intrattiene una conversazione con Felan. Ci dona un po' del suo sangue e riusciamo a vedere la foresta, che era proprio qui dove siamo noi ma invisibile agli occhi umani. Questo dovrebbe essere la dimostrazione che per lo meno è effettivamente un membro di questa foresta. Però per entrarci dobbiamo secondo lui prendergli uno strano osso che gli sporge dal torace e per far questo dobbiamo ucciderlo! Dopo un bel po' di titubanze Basofix ci prova, ma Felan reagisce. Ha proprio un modo strano di comportarsi e ancora più bizzarro di morire. Lo uccidiamo tutti assieme con una foga che anche per me è innaturale, deve essere qualcosa che ci hanno instillato gli antenati.

Proviamo ad usare il corno toccandolo tutti assieme e, nella concitazione del momento, solo io e Artan ci ritroviamo nel bel mezzo dell'accampamento degli unicorni! Abbiamo il nostro bel daffare a spiegare come mai siamo in possesso di quel corno, ma per fortuna conoscevano Felan. Ci spiegano come usarlo e ci spiegano anche che ogni volta che lo usiamo perdiamo anni di vita e, addirittura, rischiamo di morire se lo usiamo per saltare nell'altro mondo. Riprendiamo gli altri e passiamo tutti assieme direttamente nella tenda dove i nemici tengono prigioniero Asterillon, che, con un colpo di mano, liberiamo e risaltiamo in un villaggio celtico nelle vicinanze.

Finalmente riusciamo a parlare con alcuni dei nostri che vivono nell'altro mondo e per fortuna non siamo delle ombre qui! Spieghiamo tutta la faccenda e alla capovillaggio, che si è invaghita di Sirol, con la quale studiamo attentamente un piano. Salteremo dentro uno degli accampamenti nemici in cui tengono racchiuso, sotto un fuoco maligno, la nostra pietra che funge da varco tra i due mondo. Lì stermineremo tutti i druidi nemici mentre Sirol e Basofix terranno a bada il centinaio di soldati che sono di guardia. Stranamento il piano va proprio così, a parte qualche imprevisto come gli incantesimi che non funzionano oppure la forza di Basofix che funziona in modo eccessivo. La prima pietra è liberata e risotterrata, i druidi nemici sono sterminati, e noi abbiamo avuto solo una decina di perdite! La voce si sparge per il piccolo territorio celtico rimasto e riusciamo a risollevare una gran massa di guerrieri che prima stavano nascosti a difendere il proprio villaggio. Grazie a loro liberiamo altre otto pietre sacre e per un po' di tempo riusciamo a ristabilire il naturale corso delle cose.

Al momento dell'addio, Coil e Sirol decidono di restare nell'altro mondo, probabilmente con Autha da quanto sussurra Basofix nell'orecchio di Coil, mentre io, Mobeleon, Artan e Asterillon torniamo a quel che resta dei nostri villaggi. Basofix torna dal suo drago, per servirlo per l'eternità!

Cronaca di Mobeleon

Dopo aver recuperato Artan tenuto prigioniero dalle ombre all'interno di una casupola del villaggio, al mattino incrociamo il convoglio dei sopravvissuti in partenza, guidato da Sirol. a questo punto occorre prendere una decisione: la vecchia Hautha discute animatamente col druido fare un'ultima cosa prima di dirigerci al lago, finalità vera e propria della missione. dopo qualche secondo di indecisione il druido punta dritto al lago - giudicando il di lei proposito come blasfemo ed estremamente pericoloso ma senza a noi esplicitarlo - mentre la vecchia parte per la direzione opposta, seguita da Basofix. gli altri seguono tutti il druido, ma dopo una giornata di marcia, quasi al tramonto, si sente un fortissimo boato, proveniente dalla bocca di un orso da Riok ritenuto un'avatar d'un dio, reso pazzo dalle ombre. Riok e il bardo (che non ha seguito la strega) vogliono immediatamente cambiare direzione e girare al largo dall'orso, così il druido. a quel punto mobeleon impone il suo parere di andare invece incontro all'orso, perché è da un lato nostro dovere liberare il dio dalla follia, mentre dall'altro è meglio andare a caccia che essere cacciati. la votazione finisce in pareggio, ma il druido, astenutosi, finisce per appoggiare la linea di mobeleon. in breve si raggiunge la bestia e incomincia un combattimento all'ultimo sangue che vede tutti impegnati.

Mobeleon gazie ai suoi poteri porta l'orso in fin di vita - sebbene igli enormi poteri rigenerativi - quando però rimane gravemente ferito. Asterilon e Riok sacrificano tutte le energie per salvarlo mentre Artan riesce ad assestare un colpo che porta la bestia già in fin di vita sull'orlo del collasso. mobeleon finisce poi l'orso che, in breve si rialza rabbonito e annusa i combattenti esausti. tutti i presenti vengono benedetti dal dio, e sentono la sensazione di entrare in contatto con l'anima dell'orso-dio.

Dopo aver ricevuto la benedizione dell'avatar, il gruppetto formato dal druido Asterilon, Artan, Riok, Mobeleon e l'apprendista bardo, parte alla volta del primo obiettivo reale della missione: il lago. Sulla strada da poche ore vengon raggiunti dalla strega e da Basofix, che aveva accompagnato quest'ultima durante una ricerca. Il clima è teso, e il druido è meditabondo. Mobeleon inquieto insiste per trovare un riparo dall'imminente pioggia. Nel frattempo Artan scova sul terreno delle tracce che dice essere di più uomini. Mobeleon vuole seguirle perché crede che portino ad un riparo e comunque, come la scorsa battaglia, insiste sulla questione che è meglio crecare un eventuale nemico piuttosto che essere presi di sorpresa. Basofix si unisce a lui, mentre il resto del gruppo cerca un riparo in attesa del ritorno dei due guerrieri.

Quest'ultimi, giunti ad un avvallamento, si trovano innanzi a delle capanne. Posto il loro atteggiamento non ostile, i guerrieri chiamano i presunti occupanti chiedendo ausilio e riparo. La risposta è decisa e non lascia spazio a fraintendimenti: escono dalle capanne quattro giganti intenzionati a combattere. Mobeleon e Basofix decidono di andarsene, immaginando che anche una vittoria sul campo non sarebbe che un'inutile carneficina. In quel momento arrivano da dietro altri tre troll e i due guerrieri sono costretti a ingaggiare un combattimento che parte con un attacco alle spalle da parte dei troll. Basofix è immediatamente ferito, ma prima di cedere riesce a storpiare due degli avversari. Anche Mobeleon è subito in difficoltà e, sebbene anch'esso non cada sotto i colpi del nemico e riesca a storpiare un troll, sviene in seguito alle ferite accumulate sul campo.

Nel frattempo Artan e Riok riescono a rintracciare il piccolo accampamento, nonché a liberare i compagni in fin di vita, sottraendoli ai troll. La compagnia si accampa in una caverna seminascosta, mentre ai feriti vengono somministrate le prime cure. si impone una votazione: il druido vuole allontare la strega, colpevole di aver profanato un luogo sacro ai fomori e aver sottratto loro armi e oggetti che potrebbero aiutarci nella missione. Basofix è deciso a seguire al volontà del druido, mentre Mobeleon si dichiara inizialmente neutrale, convincendosi in seguito a una chiaccherata con Riok (che gli rivela il perché della paura della pioggia durante la mattinata) sul non allontanare la vecchia (che potrebbe essere vitale alla campagna) ma sul non utilizzare gli oggetti da essa profanati (poiché porterebbero a delle conseguenze esiziali alla compagnia). Artan si schiera anch'esso con questo pensiero, e Basofix accetta la volontà della maggioranza, che viene accolta dal druido nell'indifferenza della strega.

Dopo la liberazione di Basofix e Mobeleon da parte di Artan e Riok, vengono impartite ai primi le cura del druido. Artan e Riok decidono di tornare all'accampamento dei territori e riescono nell'esplorare tutte le tende della parte nord di quest'ultimo. in una delle tre tende scovano dei goblin intenti a cercare qualcosa tra la legna e altre cose accatastate; nella seconda non entrano perché abitata da troll. Nella terza trovano una specie di altare caratterizzato da un palo nella quale vengono infilzati pezzi di animali di modo che il loro sangue goccioli sul basamento dello stesso. Artan e Riok, spaventati dalla cosa, tornano all'accampamentod dove trovano i due compagni in condizioni molto migliori di quando li avevano lasciati (in seguito si scoprirà grazie alle cure della strega Hhautha).

Leggermente ripresi, Basofix e Mobeleon convinco la compagnia a tornare a cercare le loro armi (mobeleon non sa che le sue spade sono in realtà state recuperate, e il resto della compagnia non lo informa per paura che questo, spade alla mano, vada incontro alla morte sfidando i troll). Mentre il druido e la strega si dirigono verso nord, il resto della compagnia torna nei pressi dell'accampamento dei troll. Mobeleon e Artan tornano ad esplorare la tenda nella quale c'erano i goblin, ma di questi non vi è traccia. artan torna dagli altri appostati in cime al crinale della valle, mentre Mobeleon parte da solo ad esplorare le tende a sud. Nella prima vi trova all'interno un'altra tenda, della quale però non indaga il contenuto convinto di non trovarvi gli oggetti sperati. Nella seconda c'è un mucchio di pelli e altre cose poco identificabili, ma nessuna traccia di armi e oggetti. nella terza tenda viene scoperto da tre troll e deve darsela a gambe. I troll escono e non notano il resto della compagnia fino a che basofix, coll'intento di far accucciare il mulo di Rriok, lo colpisce con un poderoso pugno sul muso, facendolo ragliare e scalciare. Il mulo impazzito corre verso l'accampamento e un troll lo accoppa, e, mentre un altro troll insegue per un po' mobeleon, la compagnia si allontana dall'accampamento. è un sussegursi di eventi: artan raggiunto da mobeleon si apposta imboscato per scrutare il movimento dei troll, mentre basofix, riok e il giovane bardo coil si dirigono verso l'ex campo-base. i troll notano mobeleon e lo inseguono, ma non riescono nel catturarlo. basofix vuole anch'esso raggiungere artan e si sgancia dunque da riok, abbandonato anche da coil che di dirige verso nord in cerca del druido e della strega. riok trova mobeleon ad attenderlo al vecchio accampamento e, mentre i due discutono della fallita incursione, sono attaccati da quattro troll. mobeleon, disarmato, corre velocissimo in direzione nord per avvisare il druido. riok viene invece catturato.

Mobeleon non riesce nel trovare il druido e torna sui suoi passi, incontrando basofix e artan di ritorno dal campo: guidati da quest'ultimo i tre si dirigono verso nord e scovano il resto della compagnia. Mobeleon, preda della febbre, cade ammalato in gravi condizioni: occorre fermarsi almeno due giorni. fortunatamente, adoperando tutta la diplomazia di cuiè capace, Riok è liberato dai troll e riesce anche nel riportare al gruppo il maglio di basofix (che gli viene restituito con una gran botta in testa!) e una delle spade di mobeleon (del prezioso collare non v'è traccia). la compagnia è così ricongiunta e, dopo due giorni di febbre altissima, mobeleon guarisce dalla febbre grazie alle cure combinate del druido e della strega.

Piccolo diario di Artan

Sono rimasto tutta la notte da solo in una casa nel villaggio alimentando il fuoco con tutto cio' che trovavo ed aspettando il mattino per poter riprendere la ricerca dei miei compagni. Con mia sorpresa sono loro stessi a tovarmi. A quanto pare Riok ha una vista "migliore" di quello che sembra. Il Druido e la megera sono in disparte che discuto su che direzione prendere. La megera vuole recuperare qualcosa, il druido vuol proseguire al piu' presto verso il lago e dopo poche battute si incammina. Noi tutti lo seguiamo, anche il ragazzino che accompagna la megera ci segue. Visto che sta in avanscoperta con me gli faccio un po' di domande. Scopro che la megera gli ha ordinato di venirci ad aiutare mentre lei va a recuperare i totrm di Tomakarian, il malvagio dio dei Fomori. Speriamo che si salvi e non attiri altre forze ostili su di noi.

Verso sera sentiamo in lontananza il ruggito di un enorme orso. Secondo il druido e' l'incarnazione di un dio impazzita. Mettiamo ai voti e si sceglie di affrontarlo. Dopo aver votato a favore vien fuori che si tratta di un enorme orso che sputa fuoco. Non sono piu' cosi' convinto di volerlo affrontare. Nel crepuscolo lo troviamo e lo affrontiamo. Dopo un estenuante battaglia riusciamo ad averne la meglio. Stavo gia pensando di farmi un capotto con la pelle d'orso piu' resistente che abbia mai visto quando l'orso ritorna in vita rinsavito. Mentre si avvicina ho potuto sbirciare la sua anima e una domanda che da tempo mi tormrentava ha avuto la sua risposta: la ricetta segreta di mia nonna per il cinghiale al miele e bacche di sanbuco innaffiato di idromiele. Volevo anche chiedergli per dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare? In che luogo del lago possiamo trovare il grande spirito?

I pensieri di Basofix

e chiaro ormai che il destino della mia gente e nelle mie mani. I MIEI compagni saranno all altezza? quello che temo di piu e il ragazzino che tiene dentro di se l anima della vecchia. Anche il mezzo druido non mi lascia tranquillo. dovro pregare e chiedere consiglio a dio per decidere della loro vita. il cacciatore, lui e la mia spalla e ha dimostrare di essere all altezza. usa il corno degli unicorni con grande attenzione e potere e grazie a lui riusciremo a sconfiggere le postazioni romane. L arcere e il felino avranno tempo di dimostrare il loro valore,


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