Giornalista
Boero
Tenente medico
Caporale
Sergente
Guida boscimana
Le nostre truppe stanno pattugliando il vastissimo fronte africano alla ricerca dei selvaggi guerrieri zulu, che purtroppo di recente hanno mostrato vistosi segni d'inquietudine. Negli ambienti neri si vocifera che gli africani stiano organizzando un poderoso esercito, riunendo le numerose tribù per ora sparse sul territorio. Sulla veridicità di queste notizie i vertici militari hanno moltissimi dubbi, mai prima d'ora gli zulu erano riusciti ad organizzarsi in maniera efficiente, "ma non abbassiamo la guardia" commenta ironico il generale XXXX "questi negri non sono ancora domati". Anche i suoi comandanti di battaglione non vedono come una truppa di indigeni armati di lance riesca a tenere testa anche solo ad una compagnia di fucilieri inglesi appoggiati per giunta dall'artiglieria, tanto che il colonnello YYY ha persino inviato in pattuglia gli ufficiali medici, segno che il problema viene affrontato massicciamente ma non spaventa i nostri valorosi ufficiali. Per ora le ricerche proseguono, e del fantomatico esercito zulù nessuna traccia.
I nostri soldati pattugliano incessantemente la zona a nord ovest di Pretoria, un'area vasta migliaia di miglia che è difficile da esaminare con cura. Per questo lo pattuglie sono ridotte al minimo: un ufficiale, un sottufficiale, qualche lanciere e spesso una guida locale. Durante i pattugliamenti si trovano spesso villaggi boeri e più raramente piccoli gruppi di zulu che attaccano a vista. Costoro hanno una straordinaria capacità di mimetizzarsi nell'ambiente circostante, utilizzando spesso pellicce di leone quale copertura e, dicono le vecchie leggende del posto, addirittura leoni addomesticati. La disciplina in questi piccoli drappelli viene tenuta a fatica dagli ufficiali che ricorrono a tutta la loro esperienza per evitare lo sfaldamento della piccola truppa. Basta una minima distrazione e guerriri zulu saltano fuori da dietro i cespugli per attaccare barbaramente. Si dice che seguano le tracce odorose che i bianchi, a loro giudizio, lasciano.
I nostri soldati hanno portato salvataggio ai profugi di un villaggio boero che è stato attaccato durante la notte da innumerevoli guerriri zulu. Ancora non sono organizzati in un vero esercito, ma si limitano a una guerriglia travestiti da leoni e con l'uso di fiere addomesticate. Sono guerrieri molto robusti che resistono addirittura ad un colpo di fucile. Un loro attacco violento ha ucciso parecchi afrikaaners e un nostro drappello, guidato dal tenente medico Harvey, ha salvato 4 di loro gravemente feriti, tre uomini e una donna. Per far questo purtroppo sono periti tre valorosi lancieri.
Ancora una pericolosa missione dei nostri valorosi soldati. Pur feriti e sottoposti ad un attacco di forze soverchianti, probabilmente sotto l'influsso di droghe, hanno respinto l'attacco notturno zulu e alle prime luci dell'alba si sono prontamente messi in viaggio per schiacciare il nemico sul suo territorio. Trovate facilmente delle caverne in cui gli indigeni si rifugiavano, sono stati fatti uscire col fumo e uno ne è stato catturato, anche qui non senza difficoltà dato che nel corso delle operazioni sono stati attaccati da un pericoloso leone che condivideva con i neri il singolare nascondiglio. Ora le ricerche della loro sacerdotessa, e probabile capo villaggio, proseguono.