Campagna Danimarca 1968


Personaggi

GM: Bob
Jacob Thøgersen: Paolo

Capo meccanico della miniera

Medico: Gianni

Oliver: Massimiliano

meccanico

e famiglia Oliver, Sophie, Rasmus, Emilie

Margaretha: Angelica

Minatrice

Asløga Rasmussen: Angelica

Veterinaria

Olaf Amundsen: Carlo

Giovane nobile, figlio del proprietario della miniera

Ebbe ???: Mauro

Soldato belga della NATO

Anders Larsen: Carlo

Guardiacaccia innamorato di Sophie

Dagfinn Møller: Marco

Barista

PNG
Infermiera
Niels

apprendista di Jacob

Hibb Møller

Fratello del barista

Cronaca sintetica

Paesino minerario di Ottøergrøed in Danimarca. Jacob con Niels, Oliver, Margaretha e Olaf vengono chiamati per un incidente in miniera, dove è crollato l'ingresso. Nella zona c'è una strana donna Natascia che tira sassi e suggerisce di scappare. Niels cade in un precipizio e muore, il cadavere viene trovato dilaniato. Il medico è incaricato di chiamare i soccorsi ma Olaf riferisce che le linee telefoniche sono isolate. Arriva un lupo particolarmente feroce che attacca i PG. Da un camino esce un vapore malsano arancione.

Jacob scende ma viene attaccato da minatori impazziti, uno dei quali lo morde. Sopra i PG vengono attaccati dal lupo. Arriva il medico che riferisce che la protezione civile ha preso il controllo delle operazioni e fa andare i feriti da lui. Cura Jacob, ma l'infermiera tenta di avvelenare e siringare Margaretha e Oliver. Ne nasce un parapiglia da cui medico e infermiera vengono catturati e torturati dai PG, che nel frattempo hanno trovato le macchine sabotate e il fucile di Oliver chiuso nell'armadietto dei fucili del medico, dove si trovano anche alcuni fucili da guerra. Medico e infermiera sono sospettati di essere ex nazisti.

Dopo aver appurato che la zuppa dell'infermiera contiene sonnifero e che in un capanno sono rinchiusi quattro minatori impazziti, Margaretha viene morsa gravemente all'orecchio dal dottore, il quale viene stordito, legato e rinchiuso in camera con l'infermiera addormentata.

I PG vanno in paese dove tutto è tranquillo. Si recano quindi alla miniera con l'auto del dottore, dove Olaf viene scambiato per il dottore da un parente di Natascia che gli dice che il piano è sterminare tutto il villaggio. I PG vanno all'ufficio postale ma qui trovano un furgoncino con due uomini che fanno saltare in aria l'intera centrale delle comunicazioni. A questo punto i PG decidono di dare l'allarme al villaggio e gli abitanti si recano in due gruppi armati, uno verso la miniera e uno verso casa del dottore. Con un pullmino Jacob, Margaretha e i suoi tre figli partono per il paese vicino ma finiscono fuori strada. Li soccorrono Oliver e Olaf, i quali poi però trovano la strada sbarrata da grossi tronchi. I PG tornano in paese decisi a passare la notte asserragliati nella vecchia torre della forestale.

Durante la notte vedono del fuoco e sentono delle esplosioni. Il giorno dopo finalmente ha smesso di piovere. Jacob, Oliver, Margaretha, Olaf, la moglie di Oliver e i loro due figli e i tre figli di Margaretha si recano a piedi al villaggio vicino. A sera bivaccano in un capanno da caccia vicino al fiume. Vedono numerosi militari che stanno recintando una sponda del fiume con filo spinato e trappole esplosive e effettuano ronde di 30 minuti.

Olaf cattura un militare che sta sfuggendo da un mostro non identificato. Il militare sostiene di essere un militare NATO e che la zona è completamente circondata da un esercito interforze che ucciderà chiunque tenti di uscirne. Il giorno dopo la bomba è pronta e Olaf e Margaretha vanno a piazzarla, evitando un abitante del villaggio cieco e completamente coperto di fango che mangia la miccia accesa. Jacob viene ferito da un cecchino. Olaf riesce a passare, mentre Margaretha e il suo figlio di 8 anni sono uccisi da una granata. Oliver decide di tornare indietro con moglie e 2 figli mentre Jacob ferito attende dall'altra parte del fiume con i figli di 6 e 10 anni di Margaretha.

Arriva Oliver che porta Jacob con i bambini al capanno, dove si trovano sua moglie Sophie coi loro due figli e il soldato belga catturato Ebbe. Durante la notte arrivano a cavallo la veterinaria Asløga (pronunciato circa ėslüa) Rasmussen, con il cane Leni e il cavallo Olsen, e il guardiacaccia Anders Larsen a cavallo. Il gruppo si dirige il giorno dopo alla torre dove uccidono due villici trasformati in bestie distruggendo le auto parcheggiate. Stazionano lì 4 giorni durante i quali un elicottero, chiamato da Ebbe, sgancia dei rifornimenti.

I PG decidono di andare a casa di Oliver a prendere altri mezzi, lasciando Sophie con i 4 bambini alla torre. Mentre stanno rimettendo le ruote vengono attaccati dai parenti di Natascia che maneggiano armi da guerra e uccidono il cavallo Olsen. Si lanciano al loro inseguimento ma durante la corsa Anders Larsen viene sbalzato fuori. Per attirare l'attenzione spara all'auto di Asløga, colpisce una ruota, l'auto sbanda e finisce fuori strada. L'auto di Oliver per evitarla finisce a sua volta fuori strada. Arrivano i villici impazziti e attaccano. Jacob rinviene e scopre di aver sognato tutto e di essere ancora a casa di Oliver. I PG assodano che il guidatore del furgoncino è morto e faceva parte della Familia Vanvid che vive oltre la collina della miniera e ripartono per la miniera.

La strada passa per il paese e lo collega da una parte al maniero dei conti è dall'altra alle città vicine. La strada è larga un corsia e mezza e ai lati solo campi e terreno sconnesso. Ordine di marcia: macchina davanti con a bordo Asløga alla guida, Ebbe passeggero, Jacob dietro risvenuto, furgoncino dietro con Oliver alla guida e Anders dietro sul cassone col mauser. Fatto 1km la colonna si ferma perché avvista 4 malati che avanzano di corsa lungo la strada a 300 metri da loro in formazione a quadrato a distanza equidistante tra loro. Guardando col binocolo vedono che i follimalati hanno dei marchingegni al collo e sulle spalle e deducono che sono equipaggiati con delle bombe. Guardando meglio vedono che a circa 1km oltre i follimalati ci sono, fuori da un furgoncino simile a quello preso da voi, due dei Vanvid con in mano una scatola di metallo che guardano nella direzione dei PG. Anders decide di sparare ai follimalati, ne colpisce uno in pieno petto e lo sbatte a terra ma il follemalato si rialza e si rimette in formazione. Decidono di scappare, voltano i mezzi e si dirigono alla miniera.

Dopo 3km incominciano a salire per la strada a tornanti, circondata dai boschi ma disboscata nel tratto intero dove passa la strada, che porta alla miniera 4km più avanti (2km in linea d'aria). A metà strada ad Asløga viene in mente una strada nei boschi, poco più che una pista per cavalli, che gira molto attorno al paese e sbuca più o meno vicino a casa del dottore. I PG vedono scendere dalla miniera 2 furgoncini uguali agli altri dei Vanvid e decidono tosto di prendere la strada nel bosco, Anders cancella le tracce dell'entrata e, guidando piano e rischiando più di una volta di finire fuori strada, sbucano in una zona meno boschiva di quella della miniera, con campi e prati. Prima di ricongiungersi con la strada che porta in paese si fermano ad osservare col binocolo la casa del dottore, per il fumo visto in precedenza. Vedono la casetta dei pazzi bruciata completamente e dei movimenti di persone davanti a casa del dottore.

Ebbe porta Jacob alla torre e gli altri PG si avvicinano in macchina per una stradina secondaria e fermi a meno di un km per il boschetto fino ad arrivare a metà strada tra casa del dottore e la casetta dei pazzi. I PG si appostato al limitare del bosco e decidono vista l'ora, le 15.30, di restare poco e tornare alla torre prima del buio. Lì acquattati vedono alla casetta dei pazzi il dottore e due Vanvid rovistare fuori della casa con un lungo bastone, alla casa del dottore un Vanvid che trascina fuori la ragazza pazza della sua famiglia dalla legnaia, picchiata, legata incaprettata, e buttata nel cassone di un furgoncino Vanvid. Dopodiché il tipo tira fuori dalla legnaia due grosse casse lunghe e basse e le butta sul furgoncino dietro assieme alla ragazza. Le casse sono tipiche per armi di grosso calibro. Poi sale sul furgoncino e parte andandosi a fermare in mezzo ai campi a 3km circa dalla casa.

Intanto il dottore e i 2 Vanvid tornano alla casa e si separano: il dottore va in casa , un Vanvid nella legnaia e l'altro si incammina verso il furgoncino a 3km. Sfruttando l'erba alta della zona i PG strisciando si avvicinano fino a metà strada verso casa del dottore, 100m circa. Esce il Vanvid dalla legnaia e presi dalla foga sparano Anders e Oliver colpendo l'uomo e uccidendolo all'istante. La porta della casa si apre e il dottore fa capolino, ma troppo presto per sparare senza prender la mira, richiude la porta senza uscire. Intanto il furgoncino inizia a ritornare e i PG decidono di andarsene pian piano restando nascosti. Durante la ritirata nel prato si accorgono che dalla casetta bruciata escono 3 figure antropomorfe a 4 zampe che spariscono nell'erba alta diretti verso di loro e iniziano a correre a gambe levate. Arrivano all'auto e si dirigono alla torre, sempre passando piano sulla strada al di là del boschetto della casa del dottore per non far sapere la loro direzione di fuga.

Dopo la fuga dalla casa del dottore, il gruppo si trova riunito nella torretta dei guardiacaccia dove passano quattro giorni a riposare indisturbati tranne per dei rumori notturni: forse di concittadini pazzi che però non attaccano. Il quinto giorno nella strada per recuperare le armi dai cadaveri dei commilitoni di Ebbe, il gruppo incrocia un essere mostruoso, che sembra nascere dalla fusione dei cadaveri degli stessi militari morti. La bestia non vede il gruppo che resta sotto shock. Al ritorno il gruppo incrocia due dei fratelli VanVid, e riescono a ferirne alle gambe uno e ucciderne l'altro. Arriva la bestia e finisce quello ferito, dirigendosi solo verso l'ultimo che ha sparato. Tornano alla torre e in un capanno trovano il barista Dagfinn Møller e suo fratello Hibb che si uniscono al gruppo.

Durante la notte il gruppo ricaccia un attacco di sconosciuti dal limitare del bosco. Al mattino si odono arrivare alcuni mezzi e Oliver con la famiglia scappa verso un capanno mentre gli altri escono dalla torre per tentare un'imboscata. C'è una breve sparatoria, dopodiché i PG si sparpagliano nel bosco inseguiti dai Vanvir. Ebbe si ferma per tendere un'imboscata ad un osservatore Vanvid, da cui ottiene informazioni via radio in tedesco. Jacob e Asløga incontrano la sorella dei Vanvid che li informa che non sono suoi fratelli, che intendono distruggere tutta la zona con una strana arma pianificata da tanto tempo e che ci sono dei cunicoli che portano fuori che partono dalla miniera e dalla casa del dottore. Anders e Oliver vedono dei Vanvir che fanno allenamento con delle specie di lanciarazzi.

I PG si ritrovano ad un capanno sull'altura maggiore dove passano la notte filtrando benzina e creando nuove bombe. Al mattino scorgono un enorme fungo di fumo nero innalzarsi dalla miniera, talmente pesante che si estende lateralmente invece di alzarsi. Dopo un po' ci sono degli scoppi periodici, simili a fuochi d'artificio. Jacob, Ebbe, Asløga, Oliver e Anders si recano alla casa del dottore e trovano un posto di blocco lungo la strada. Attaccano il posto di blocco e rubano un'auto con armi e bombe, dirigendosi subito verso la miniera. In paese scorgono un pullmino con altri superstiti, tra cui donne e bambini, che sta dirigendosi proprio verso l'esterno del paese, quindi dove si trova un posto di blocco Vanvid. Fanno di tutto per attirare l'attenzione, ma ci riescono solo suonando il clacson e quindi attirando altri Vanvid che si piazzano a 200 metri. I PG mandano tutti i civili con Asløga al capanno sulla collina e loro lanciano il pullmino con le bombe innescate contro le auto Vanvid. Riescono ad aprirsi un varco e si dirigono alla miniera, dove l'aria è satura di polvere nera e devono indossare maschere antigas. Qui sgominano 4 Vanvid di guardia sui pozzi di ventilazione e si procurano molto esplosivo. Oliver e Jacob mettono l'esplosivo nell'ascensore del pozzo principale da cui esce vigoroso il fumo nero e, con un ultimo sforzo mentre il cugino sta morendo, Oliver fa esplodere il pozzo chiudendo l'uscita al fumo.

Inizia l'invasione dei militari in paese. Un elicottero arriva ma porta via soltanto Ebbe...

 

Stralci di cronaca di Asløga

Tornati alla torre Andres, Oliver e la veterinaria raccontano agli altri le cose viste alla casa del dottore (ragazza rapita, ucciso uno dei fartelli, strane bestie quadrimani, il dottore vivo e operativo...). Ci si prepara alla notte, temendo un assalto dei "cittadini furiosi". Ebbe costruisce delle molotov con la benzina della auto fuori uso, Oliver fa il primo turno in torretta che verrà presidiata per tutta la notte, la veterinaria e il guardiacaccia cercano il modo di costruire delle trappole di sollevamento per frenare in caso l'avanzata dei pazzi. La notte passa inaspettatamente tranquilla, nonostante dall'una in poi si sentano degli individui/pazzi muoversi nella piazzola, ma che non attaccano... La mattina dopo sotto suggerimento della moglie di Oliver, donna di grande buon senso, si decide  di non approntare le trappole, visto che i pazzi sembrano non essersi accorti della nostra presenza nella torre, e di restare almeno 4 giorni barricati dentro per far riposare tutti. Il quinto giorno Ebbe si sente meglio, e con Oliver, Andres e Asloga si parte per i boschi per recuperare le armi del suo sfortunato commando.
Quasi arrivati al punto dopo due ore di cammino, Ebbe sente un forte rumore come di una grossa bestia muoversi nel bosco, Ebbe si avvicina cauto con dietro Andres mentre gli altri si nascondono alla meglio. Ebbe si blocca paralizzato dallo shock, Andres va verso di lui ma inciampa e cade storcendosi la gamba sinistra, la bestia corre verso Andres ormai a terra che prova a prendere la mira ma quando guarda verso la bestia resta sconvolto e cade in un profondo stato di shock, Oliver prende la mira per difendere il compagno ma lo sconvolgimento si palesa in ogni fibra del suo essere e non riesce nemmeno a premere il grilletto. Per fortuna la bestia continua la sua corsa, evita Andres e va nella direzione dal quale il gruppo era arrivato. Si sente un urlo di un essere umano e poi più nulla.
La veterinaria rimasta indietro per osservare l'intorno (notando  che dalla direzione di provenienza, cioè verso la torretta, sembrano esserci dei movimenti, non capisce se sono Vanvit, pazzi e quanti sono, ma sono ancora lontani) appena sente un rumore improvviso come di un avvicinarsi di una grossa bestia, scappa e si mette al riparo. Torna quindi a soccorrere i compagni: deve schiaffeggiarli per svegliarli dal loro stato e aiutarli ad alzarsi, li fa bere tutti e quindi si fa raccontare cosa hanno visto. Con parole confuse e reticenti, le raccontano che la bestia era un "agglomerato" di corpi umani fusi, con tante braccia e gamba...non aveva testa, solo gambe e braccia in una cosa mostruosa, Ebbe riconosce in qualche modo nell'agglomerato vivente i suoi compagni .
Il gruppo decide di proseguire gli ultimi metri e concludere la missione recuperando le armi. Avvicinandosi al luogo dove il suo gruppo è stato massacrato Ebbe però si ferma e non riesce a proseguire. Il resto del gruppo raccoglie con difficoltà le armi (5 mitragliette, la radio che però è da riparare e varie munizioni) fra arti smembrati e puzza di cadavere.
Ebbe e Asloga vanno quindi a vedere il punto da dove in teoria è venuto il grido umano, a 40 metri di distanza vedono però solo il mostruoso pluriessere che si muove un po' avanti e un po' indietro; ad Ebbe manca il coraggio ma Asloga prende il binocolo e forte del training medico osserva con calma la bestia: le braccia e le gambe che escono sono maschili, forse quindi la bestia non è in grado di "incorporare" altri esseri, ma i corpi sembrano non legati ma proprio fusi, un qualcosa simile ad una testa  non si vede e nemmeno una bocca, ma spuntano qui e lì degli occhi e delle orecchie. Della figura umana, della quale si sono sentite le grida, nessuna traccia.
Il gruppo riunito decide di tornare indietro con una piccola deviazione per evitare di passare troppo vicino alla bestia ed evitare le figure che Asloga crede di aver visto in avvicinamento sul sentiero.
Ripreso il sentiero originale, Ebbe sente alle spalle dei rumori, si ferma e prende la mira, Andres lo segue, gli altri due si nascondono malamente e poi un pochettino meglio. Sono due dei fratelli Vanvid, armati, parlano sottovoce in tedesco ma il senso del discorso il gruppo non riesce a coglierlo.  Ebbe, non visto dai due, spara a trenta metri alle gambe del primo e lo colpisce; Andres spara al secondo, ma inceppa l'arma...

Stralci di cronaca di Andres

con 2 mezzi di cui 1 senza gomma post sx ci allontaniamo dal paese x tornare alla torre. Prima del paese ci viene addosso (é giorno!!) una formazione di malati indossanti un collare metallico, in distanza sulla collina un furgone dei vandervilt e 2 persone con una sorta di scatola. Pensiamo sia un telecomando, scappiamo pensando di fare il giro per la miniera, ma arrivati a metà collina ci accorgiamo di altri 2 furgoni che stanno scendendo dalla miniera. Deviamo per una strada secondaria che si ricorda all'uopo Aeslo (la veterinaria). Nonostante la difficoltá della strada tutto va bene. Ebbe e lo sfigurato svenuto vanno alla torre, in 3 andiamo a spiare la casa del dottore. 3 membri della famiglia, dottore e la pazza. Uccidiamo a fucilate uno dei tre, poi 3 esseri quadrupedi escono dalla casetta ora bruciata e decidiamo di fuggire.

Il resoconto di Olaf

Prologo:
Una tranquilla cittadina mineraria dell'entroterra danese, fine degli anni 60.

Una mattina di un giorno qualunque dell'inizio di marzo ACCADE!
La miniera di rame, fino a quel momento una delle piu' sicure della zona (non si erano mai segnalate sacche di gas o incidenti gravi non dovuti ad imperizia dei minatori) tutto ad un tratto subisce degli strani disordini uno strano fumo blu esce dagli sfiati, e non si hanno piu' notizie dei minatori. Si sentono urla distanti e subito vengono coinvolti i responsabili a vario titolo della miniera:
- Olaf Olfafsson il figlio del Barone, proprietario della miniera
- Jacob il capocantiere minerario
- Margaretha la minatrice, madre di 3 figli senza marito.
- Oliver il meccanico del paese, che oltre a riparare i mezzi dei concittandini ripara anche i motori che asservono la miniera (generatori, camion, mezzi vari) e che si trova in miniera proprio in quel momento
- Arzt Schlechter Il medico del paese, che si precipita appena arrivata la notizia dell'incidente.

Si forma un gruppo, scendere attraverso il pozzo principale e' escluso: l'ascensore e' bloccato, si cerca allora, con l'aiuto di minatori ed operai di superficie di scendere alla galleria livello 3 attraverso un pozzo d'areazione con un paranco improvvisato. E' il capocantiere, Jacob, profondo conoscitore della miniera, a scendere per cercare superstiti e determinare la causa dell'incidente.

Durante la discesa il gruppo di superficie viene attaccato da un lupo molto aggressivo e dall'unica componente femminile (sorella, nipote, non si sa) della famiglia Vanvid che dice ai minatori "scappate o morirete", nella confusione il capocantiere precipita in fondo al pozzo, ferendosi le gambe e venendo attaccato a morsi dai minatori che appaiono impazziti. Dopo aver fatto fuggire il lupo (che ha ucciso 2 operai), Oliver scende a sua volta e recupera Jacob ferito. I Vanvid, oscuro gruppo familiare di semi-eremiti, abitanti in una tenuta alle estreme propaggini del paese dietro la collina della miniera, nessuno li distingue l'uno dall'altro, tutti abbigliati allo stesso modo con barba fluente e conseguentemente di numero indefinito, nessuno di loro si presenta o parla di se ai negozianti del paese e nessuno da' piu' loro peso o tenta di entrare in confidenza.

Per curare Jacob, il gruppo, con il ferito trasportato da Oliver, si reca a casa del dottore che lo cura, poi con complice l'anziana infermiera, tenta di addormentare il gruppo con del sonnifero, somministrato tramite la zuppa offerta agli "ospiti". Succede un parapiglia e il dottore per difendersi inizia a sparare a tutti, ma viene catturato e legato. Appare chiaro che il dottore nasconde oscuri segreti, viene torturato dal Baronetto, senza grossi risultati, il gruppo perquisisce la zona, rinvenendo armi da guerra dell'esercito nazista, da lì l'ipotesi di trovarsi in una reminiscenza del Reich tedesco.

Il gruppo scopre in una casa un po' isolata sempre nell'area della casa del dottore, alcuni concittadini, evidentemente impazziti come i poveri minatori della galleria 3,
legati alle pareti dei locali della casupola, evidentemente gia' li'da PRIMA dell'incidente.

STORIA SCHEMATICA:

Il gruppo indaga e cerca di comunicare all'esterno (i telefoni non funzionano piu') si recano alla stazione di Posta (dove e' installata la centrale telefonica del paese), ma subiscono l'attacco di
almeno 2 "guastatori" Vanvid. Ne sopraffanno uno, ma l'altro fugge e l'edificio esplode, evidentemente minato dai 2.

Avvertiti dal gruppo i concittadini decidono di andare parte dal dottore e parte in miniera. Il gruppo, temendo di venire accusati di tortura al dottore e senza poter provare i propri sospetti, salgono alla miniera per indagare sullo stato delle cose, oramai e' buio e il Baronetto incontra oscuri figuri che lo scambiano per il dottore (Olaf e' arrivato vestito come il dottore e con la sua auto), e dicono che "sistemeranno tutto in pochi giorni". Ora e' chiaro: il dottore e' l'artefice del disastro preparato dai tempi della guerra. Forse e' addirittura un complotto governativo danese.

Il paese e' oramai in preda alla pazzia, Il gruppo vuole passare la notte nella vecchia torre dei guardiacaccia, con un autobus, Jacob, Margaretha e i 3 figli di lei partono ma hanno un incidente. Olaf ed Oliver li trovano, e con la moglie e i 2 figli del meccanico il gruppo passa la notte alla torre. Anche perche' si scopre che la strada per uscire dalla zona e' stata bloccata, sembra che il paese sia "tagliato fuori": tutto era preparato! Innoque costruzioni in cemento (dighe), casali semi abbandonati, canali, TUTTO se unito con poco reticolato fa in modo di poter "isolare" il paese. Chissa'come nessuno lo ha mai notato. Alla torre vengono uccisi nella notte 2 concittadini impazziti, distruggendo pero' le auto utilizzate per arrivare al rifugio.

Tornando in paese a piedi il gruppo si rifugia nella baita dei cacciatori in mezzo al bosco, a poca distanza dal torrente il gruppo sente le manovre dell'esercito che mina e stende filo spinato sulla sponda del torrente. Passa qualche giorno, si progetta una fuga con un diversivo a base di esplosivo a tempo e, dopo aver catturato e sequestrato un caporale dell'esercito, la cui unita' di esplorazione (dice) essere stata annientata dai paesani impazziti, si decide per l'azione. Olaf e' sempre piu' sicuro: COMPLOTTO GOVERANTIVO. Dall'esercito arrivera' MORTE e non aiuto. Dopo varie peripezie ed Oliver che si oppone fermamente e non partecipa, Olaf, Margaretha, i tre figli di lei e Jacob mettono in atto il piano.

Qualcosa non va. Il baronetto viene visto da Jacob (ferito ed agonizzante) allontanarsi sul lato del fiume "libero", mentre una scarica di proiettili falcidia la vita di Margaretha e del piu'piccolo dei bimbi.Oliver raccatta i 2 bimbi rimasti e Jacob allo stremo, rendono la liberta' al caporale Ebbe (soldato belga della NATO) che dice di non sapere quasi nulla e che l'unica scelta e' cercare di sopravvivere finche' la quarantena non sara' terminata.

Al gruppo si uniscono il Guardiacaccia Anders ed Aeslo, la veterinaria, entrambi a cavallo, stavano bivaccando da 4 giorni nei boschi. Varie peripezie, si rifugiano di nuovo nella torre dei guardiacaccia, affrontano nel bosco un mostro formato dalla fusione dei corpi della squadra di Ebbe che si muove su molteplici arti e dilania qualunque cosa faccia rumore. In paese il gruppo elimina qualche Vanvid (cecchini e osservatori), assaltano la casa del dottore, uccidendo un altro Vanvid e venendo inseguiti da strani esseri "caniformi" ma di sicura origine umana.
Durante l'assalto il gruppo osserva il dottore e i Vanvid (evidentemente in combutta) che spostano casse contenenti armi di grosso calibro. Dopo qualche altro giorno la torre sembra oramai un rifugio compromesso i Vanvid l'assaltano ma sono pochi e vengono respinti.

Il giorno dopo l'assalto il gruppo si divide: Il barista del paese e suo fratello, arrivati durante la  permanenza alla torre, con i 4 bimbi e la moglie di Oliver si spostano ad una baita dei boscaioli a qualche chilometro di distanza, in mezzo al bosco, gli altri coprono la fuga. Il gruppo intercetta 4 esseri caniformi che rincorrono la "sorella Vanvid" che dice al gruppo di scappare.
3 dei caniformi vengono eliminati ma il dottore e una ventina di Vanvid si avvicinano, Ebbe resta indietro per tentare di recuperare le munizioni lasciate durante l'inseguimento dei caniformi.
Munizioni perse ma informazioni preziose: l'attacco della NATO e' previsto in pochi giorni: sembra che i Vanvid vengano "controllati" da politici in carica ma il Dottore intende rovescire il rapporto di forza con un'"arma" ed un "attacco su piu' larga scala".

Durante il viaggio verso la baita dei boscaioli da un costone sopraelevato il gruppo assiste ad una sorta di esercitazione dei Vanvid equipaggiati con lanciarazzi o bazooka. Reincontrano "Sorella Vanvid", che si scopre non essere affatto parente dei Vanvid e che questi probabilmente NON sono una famiglia ma un gruppo organizzato e sono ben piu' di 40 persone. L'informazione fondamentale e' che l'attacco finale del gruppo nazista e' imminente.

Il gruppo si ricompatta alla baita dei boscaioli, vengono ricostruite delle molotov con benzina filtrata da Anders, si vuol preparare un assalto alla casa del dottore, ma, il mattino le cose precipitano: un abnormalmente denso fumo nero sale dalla miniera e rimane stratificato a 3/400mt di quota, nel contempo dalla casa del dottore i Vanvid sparano in aria con i lanciarazzi, qualcosa che sembra un "generatore di pioggia" (sostanze chimiche in grado di concentrare l'umidita' dell'aria). Il "gruppo combattente" (Anders, Ebbe, Jacob, Oliver e Aeslo) scendono verso casa del dottore senza un piano preciso, ma decisi a raggiungere la miniera e fermare il flusso del "fumo". La strada e' sorvegliata da 2 posti di blocco effettuati con 4 vetture, con un po' di fortuna il gruppo prende il sopravvento sul posto di blocco "verso il paese" e la miniera. Si impossessa di una macchina. Arrivando al paese incrociano una corriera carica di compaesani NON impazziti, vengono convinti a raggiungere la baita dei boscaioli, invece di finire a morte certa contro i Vanvid o la Nato. Utilizzando la corriera come veicolo bomba il gruppo rimasto (Aeslo accompagna i concittadini al sicuro nel bosco) distrugge un secondo posto di blocco che impediva il transito verso la miniera.

Oliver conduce Jacob, Ebbe ed Anders con sicurezza fino al declivio che porta alla miniera, oramai sotto un ombrello di fumo denso e al buio piu' totale. I fari accesi pero' ci fanno diventare facile bersaglio di 2 cecchini appostati nelle torri di raffinazione della miniera. (scelta giusta, la miniera, "solo" 4 nemici, contro i 30/35 che sono nella casa del dottore). Il fumo tossico impedisce al gruppo di respirare, ma con l'aiuto di Jacob e con il favore delle tenebre vengono trovate ed utilizzate delle maschere antigas. Con un assalto vengono eliminati cecchini e osservatori dalle 2 torri. Poi, con esplosivo in parte recuperato sul posto, in parte con un proiettile di bazooka riadattato viene fatto saltare il pozzo principale, il fumo e' FERMATO, si sentono gli scontri che impazzano dalle parti del dottore, Jacob, quasi morto, Oliver ed Anders si allontanano dalla miniera, Ebbe invece chiama un elicottero dell'esercito e si allontana
lasciando sul posto i suoi compagni di sventura.

Chi era Ebbe? era veramente solo un caporale? Jacob se la cavera? i concittadini sono salvi? La Nato uccidera' tutti o l'incubo e' finito? I dettagli sono perduti nella nebbia primaverile delle colline Danesi, come un alito di vento in un turbine di tempesta.


top

Giovanni GURPS Home