Campagna S.T.A.L.K.E.R.


Personaggi

GM: Flavio

 

Cronaca schematica

sessione01 del 08/09/2019
LA MISSIONE, IL PROLOGO

. un gruppo di militari scelti chiamati da vari reparti, il meglio che le forze armate ucraine hanno da offrire
. chiamati dal generale Leonid Kravcuk gli viene affidata una missione prioritaria per la nazione, indagare sulla "zona" dopo che una prima squadra ha portato a termine con successo una breve infiltrazione riportando preziose informazioni e materiali, addosso ad un "abitante" cerebralmente morto e portato fuori per esami gli é stato trovato addosso una cartina con dei punti precisi segnati con simboli distintivi (un bollo blu, un tornado, uno scudo con spada, una X) e un apparecchio rudimentale con un interruttore e una lampadina come segnalatore che a prima analisi rileva le concentrazioni di infrarossi
. la "zona", una breve spiegazione:
Il contenimento radioattivo del nocciolo di fusione della centrale del disastro di Cernobyl' avvenuto il 26 aprile 1986 non é riuscito. L'URSS non si sà cosa abbia o non abbia fatto, ma dopo la catastrofe si é creata un area radioattiva attorno alla centrale chiamata "la zona", negli anni la zona si é ampliata arrivando a una dimensione di 100 km da est a ovest e 60 km da nord a sud con al centro approssimativamente il luogo del disastro, ma sopratutto la natura stessa della "zona" é cambiata creando un bioma unico nel suo genere, caratterizzato da mutazioni letali. Dopo la caduta dell'URSS l'Ucraina si é trovata ad affrontare un contenimento di qualcosa che non sapeva come gestire, la miglior soluzione fù isolare la zona a tutto e tutti. Ma all'interno vi erano ancora persone e altre negli anni sono entrate clandestine per cercare segreti e "richezze" di quel mondo unico. Chi é stato scoperto ad entrare o uscire dalla "zona" é stato subito ucciso dai militari a guardia del perimetro.
. oltre alla paga da soldato viene offerto a tutti un incentivo di fine missione, per missione esaustiva, di 30 milioni di grivinie ucraine, circa 1,2 milioni di dollari
. viene mostrato ai "volontari" un filmato agli infrarossi da drone di un uomo che scappava e sparava ad altri "uomini", ma poi raggiunto veniva fatto letteralmente a pezzi e divorato da questi ultimi
. una settimana di addestramento per affiatarsi e abituarsi all'equipaggiamento, il capo missione saputo delle "creature" mutate ha richiesto un addestramento e una dotazione di scudi antisommossa
. la squadra dovrà usare degli equipaggiamenti limitati perché tutto quello che abbiamo anche se all'avanguardia tecnologica deve essere camuffato da equipaggiamento comune o perlomeno reperibile da mercenari o persone già all'interno della zona perché da informazioni della squadra precedente risulta che sparano vista a chi sembra essere palesemente un militare
. Le informazioni sulla zona solo poche una quello che si sa per certo che le comunicazioni non possono entrare dall'esterno e non posso uscire dall'interno ma all'interno della zona è possibile comunicare normalmente e quindi sembra ci sia una specie di barriera di radiazioni che blocca qualsiasi segnale in entrata o in uscita e anche i dati da satellite Sono vaghi e imprecisi perché le radiazioni nella Bassa atmosfera e l'accumulo di nubi rende difficoltoso vedere qualcosa se non agli gli infrarossi, si sono rilevate delle zone a macchia di leopardo dove le radiazioni e le anomalie sono molto concentrate e risultano letali, per il resto la zona ha un bassissimo livello di radiazioni a quanto sembra
. l'entrata avverrà, il 20 settembre ad ore 00.00, in gommone dal lago e poi risalendo lungo il fiume fino quasi alla centrale del disatro per poi proseguire verso il simbolo blu della cartina soprannominato Chiquita per poi proseguire verso lo scudo e spada passando per la zona del filmato

LA MISSIONE, LA ZONA

ora0. a notte appena iniziata inizia la risalita dal lago del fiume su un grande gommone corazzato oltre ai 7 militari della squadra vi è il timoniere che avrà il compito di riportare il gommone una volta che il gruppo sarà sbarcato

ora1. a metà del percorso in gommone compare un Gorgo dietro il gommone Il mezzo viene bloccato vengono sparati alcuni colpi in acqua da parte dei militari Ma quando una raffica raggiunge il centro del Gorgo si verifica una potente esplosione, tipo granata, che fa a pezzi il timoniere e distrugge il motore dell'imbarcazione che inizia ad affondare. La squadra deve buttarsi in acqua per sfuggire al risucchio del mezzo che affonda e raggiunge la riva molto distante dal punto di arrivo previsto. La priorità è trovare un riparo e far asciugare i vestiti. In formazione perlustrano brevemente la zona intorno al punto dello sbarco e trovano poche, oltre ha delle inquietanti impronte umane di piedi scalzi e di più individui, case appartenenti a un villaggio si introducono in una di queste, la meglio conservata, e scoprono che saltuariamente è abitata, ci sono dei materassi e c'è un bidone per il fuoco, perfetta per cambiarsi d'abito e far asciugare vestiti e equipaggiamento. Qui sia il primo avvistamento delle creature mutate della zona, cani che hanno perso completamente gli occhi ma si muovono senza problemi anche di notte.

ora8. L'alba È passata da un paio d'ore quando la squadra si muove dopo che Mark il tattico ha tracciato un percorso per arrivare a un guado più a nord sul fiume per poter raggiungere il punto denominato Chiquita. Con marcia forzata e informazione seguono una vecchia strada senza però mai usarla per non esporsi e stare allo scoperto.

ora10. Arrivano a qualche centinaia di metri da un cabina elettrica con 4 trasformatori esterni quando sentono l'abbaiare di cani e vedono una decina di creature mutate che corrono verso di loro si mettono al riparo dietro la strada che è rialzata e si preparano all'ingaggio, gli pseudo-cani passando per la cabina elettrica vengono folgorati e inceneriti quasi tutti i rimanenti scappano. Anche se vi è la necessità di indagare sulla cosa il comandante Ivan, dopo aver notato che l'apparecchio misterioso segnala qualcosa in direzione della cabina elettrica, decide di portare la squadra al riparo e poi tornare investigare in pochi.

ora11. La squadra arriva nei pressi di un bosco a un paio di chilometri dal fiume quando nota Più o meno a metà strada tra loro e il presunto Guado un rivolo di fumo che sale in cielo. Ivan il comandante Mark il tattico e Oleg il cecchino tornano verso la cabina elettrica da una strada più coperta invece i 4 rimanenti si attestano al limitare del Bosco coperti dalla vegetazione il ritorno dei compagni. Mark anche l'esperto di sopravvivenza e fa strada verso la cabina virgola tenendo sotto controllo le tracce e nota numerosi sentieri che incrociano il loro percorso tra cui squadre di uomini con scarponcini militari e numerose inquietanti tracce di strane creature tra cui una con un'ipotetica zampa lunga più di 30 cm e con varie artigli e rostri a segnare il terreno. Arrivati alla cabina cercano di capire cosa ha folgorato gli pseudo cani vengono notate delle scintille In alcune zone a 10 cm di sopra l'erba, in aria. Usando sabbia e sassolini Marcano le zone dove sembra passare una corrente letale che incenerisce anche i sassi, mentre Mark fa la guardia gli altri due riescono ad arrivare fino alla cabina ma non trovano niente di che. Aggirando, più che disubbidendo, un ordine di Mark il cecchino Oleg si attarda nei pressi della cabina e trova una pietra fatta a goccia grande 10-15 cm con delle vene azzurre che Pulsano di elettricità, decide scelleratamente di prenderla e se la mette in tasca, la cosa strana è che da lontano gli altri due vedono che afferra il nulla, altra stranezza inspiegabile che distrattamente Oleg tornando mette un piede in fallo e finisce in una zona letale ma non sembra succede lì nulla, arrivato dai compagni sembra stranamente affaticato e mostra la pietra che risulta invisibile sopra i 2 metri, l'oggetto viene tenuto dal comandante. Tornati dal resto della squadra l'oggetto viene affidato al medico che con con un entusiasmo quasi raccapricciante spiega l'importanza del ritrovamento è che probabilmente si è recuperato quello che in fisica chimica viene chiamato un Artefatto, ma il comandante taglia corto e gli dice di tenere le informazioni per se per non spaventare o mettere strane idee in testa agli uomini.

Cronaca di Mark

Sergente Mark - Squadra Alpha - Battaglione Azov

Mi hanno scelto per questa operazione senza dettagli.
Ma noi della squadra alfa non chiediamo mai.
Sempre volontari, sempre i primi, sempre, ovunque, comunque.
Un peccato che non abbiano chiamato tutta la mia squadra.
La giustificazione sembra essere che servono preparazioni specifiche
da vari reparti, invece credo che il fatto che non ci conosciamo, noi 7
possa far "infiltrare" gente della SBU messa in campo dai politici.
Ma non importa. Il generale Kravčuk ci chiede di andare nella zona
d'nterdizione del disastro causato dai russi 15 anni fa.
Promettono denaro. MA SIAMO SOLDATI, che importa del denaro?
Non lo rifiuto di certo, ma per me non era una scelta, era comunque
un dovere.
Missione non ufficiale, 7 componenti, li conoscerò, non ho mai avuto problemi
in merito; se mi piacciono mi fido, se non mi piacciono sto all'erta,
se danno problemi "hanno incidenti". Noi dell'Azov non vogliamo problemi,
quindi se ci sono li eliminiamo.

La zona d'interdizione pare sia stata "colonizzata" negli anni, personalmente
credo che andrebbe "sterilizzata"; si entra in forze, si brucia e stermina
qualunque cosa, animale, persona, pianta che esista, na non sono io al comando
ed il mio colonnello Vadim Trojan non e' coinvolto nelle decisioni strategiche,
quindi: ESEGUIRO' GLI ORDINI, come si conviene.

La missione: penetrazione, indagine e recupero informazioni tattiche e strategiche
sulle presenze umane e di altro genere (mutazioni animali e/o umane). Il filmato
di presentazione e' stato chiaro: evitare contatti diretti se non in vantaggio numerico
elevato.

Nella pattuglia (copertura: mercenari in cerca di ricchezze nella zona interdetta)
sono il secondo in comando, c'e' un sergente maggiore, Ivan. Poi un medico, un
addetto alle armi pesanti, un cecchino (Oleg), addetto alle comunicazioni,
un esploratore. Sembrano tutti in gamba, non riesco a capire chi sia l'infiltrato
(deve esserci qualcuno dell'SBU).
Comunque non mi fido di nessuno, "nikomu ne doviryayte" come diceva sempre l'addestratore
alle missioni dell'Azov.
L'inserimento nella zona non e' andato proprio liscio: lo Zodiac e' finito in uno strano
mulinello quasi alla fine del lago Dnepr. C'era qualcosa, sotto, ho scaricato
un paio di raffiche di SMG, ma non hanno avuto effetti. Poi l'esplosione, il marinaio che viene
smembrato dalla violenza dello scoppio, una fortuna inaspettata: sono illeso, come tutta la squadra,
piu' o meno con le nostre forze arriviamo a riva. Siamo ad almeno 5 km dal punto d'inserimento previsto.
Dovremmo farceala a piedi in ambiente ostile. E' notte, possiamo essere preda dei para-canidi ciechi
o pegguo, Ivan ordina copertura ed esplorazione a raggio, obbiettivo: riparo, cambio abiti,
evitare ipotermia.
Troviamo un villaggio abbandonato poco distante, troviamo un magazzino, e' attrezzato come dormitorio
sembra moderatamente pulito, ci sono brande, un bidone per il fuoco, e le porte si chiudono.
Analisi delle impronte: vecchie impronte di piedi umani scalzi vicino al lago, poi impronte di canidi, ma MOLTO
grossi, ma tutte vecchie.
Turni, riposo, cambio aciughiamo gli abiti bagnati.
Al mattino con la mappa in dotazione (recuperata da una precedente missione addosso ad un "locale"
semi-lobotomizzato) ed il gps.
Progetto un vettore di avvicinamento tattico al punto nome in codice Ciquita ETA: 60minuti, con marcia forzata
percorso circa 6/7km il 75% dei quali in campo aperto (ma con deviazione di 25 minuti aggiuntivi si puo' arrivare
con copertura del bosco sul 65% del tragitto).
Abbandoniamo il campo all'ora 9.30 della missione. La marcia si fa lenta: la ricerca di informazioni e
l'avanzata circospetta in formazione di copertura fianchi-retroguardia ci riallenta. Ma e' Ivan che comanda.
Arrivati ad una radura, una piccola muta di para-canidi ciechi si lancia verso di noi con dei latrati striduli,
ci appostiamo dietro la corta massicciata della strada, pronti ad ingaggiare (il cecchino per primo), ma, il branco,
transitando vicino ad una vecchia cabina elettrica (che non ha, visivametne, collegamenti con la vecchia rete, distrutta da tempo)
vengono folgorati e ridotti in corpi carbonizzati. Solo qualche esemplare resta in vita, e tutti quelli ancora sulle zampe (3 o 4)
fuggono nel bosco. Sembra un posto a rischio, Ivan ordina di proseguire, a circa 2Kn/20minuti da guado per Ciquita, notiamo un
rivolo di fumo salire da un punto imprecisato (nella foresta, immagino, o nella radura antistante il fiume.
Ci dividiamo, io, Ivan ed il cecchino torniamo a raccogliere dettagli sulla centralina elettrica e sul fenomeno di folgorazione,
i 4 restanti andranno in copertura al limitare del bosco, il piu' vicino possibile al guado. E li' aspetteranno il nostro arrivo.
Tornando alla radura della centralina noto bizzarre impronte di artigli (30cm da rostro ad artiglio frontale) se non fosse assurdo
penserei a dei rettili bipedi.. Arrivaimo alla costruzione per linee a media tensione ha ancora i trasformatori per la distribuzione
esterni, o quello che ne resta: i bracci di sostegno e i resti ossidati, anneriti e semidistrutti dei moduli a bagno d'olio.
NON c'e' traccia di allimentazione, i tralicci mediatensione sono stati abbattuti e comunque non se ne vedono attorno.
Ma osservando bene il terreno si vedono "aree" a macchie di "scariche elettriche superficiali" come un campo elettrico a folgorazione.
Con "tiri di sabbia" Ivan ed il cecchino si avvicinano per indagare alla "Casetta" di cemento, io li copro da eventuali sorprese
e li osservo, un paio di volte li devio dalla fulminazione certa... Poi Ivan torna, metre il cecchino sembra
esitare e poi raccogliere "il nulla" da terra, per metterlo in tasca (mi ricorda gli scherzi che facevo da bambino fingendo di
aver trovato chissa' cosa).
Oleg sembra improvvisamente affaticato e distratto, tant'e' che non faccio a tempo ad urlargli "non lì!", che mette il piede nel
mezzo di un'area folgorante.. e.... NIENTE. non succede nulla. Esce incolume con la tasca gonfia (quelal dove ha riposto il "nulla"
che ha raccolto. Ci consegna una strana roccia con venature esterne pulsanti di blu (sembra una cosa a meta' strada tra una roccia ed un
tipo di biomassa, un lichene o simili). La cosa strana e che se la si guarda a piu' di 2 metri di distanza la pietra risulta invisibile!
Ivan intasca la pietra e torniamo dalla squadra in copertura vicino al fiume. Il dottore, informato da Ivan, sembra entusiasta della "scoperta"
(ECCO! forse e' lui, l'agende dell'SBU), ma Ivan vuol mantenere il morale della truppa alto, senza inserire elementi di destabilizzanit come
"rocce viventi" e mostri artiglianti. Quindi silenzio sulle stranezze e si prosegue nella missione.

N.d.R. Sbu=Služba Bezpeky Ukraïny - Servizio segreto Ucraino

 


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