Spiritualita' e misticismo nel Vecchio Continente |
... la superbia degli uomini li fa credere di essere padroni del proprio destino, i creatori del mondo, delle stirpi e degli dei stessi. Gli stolti si illudono che cio' che esiste, esiste in virtu' di essi stessi, e cessera' di esistere con la loro morte. Ma quando si e' avvolti dallo splendore di un tramonto, o quando si contempla la lucentezza delle stelle, chi puo' esimersi dal domandarsi se tanta magnificenza possa tutta insieme albergare nel proprio piccolo cuore? o piuttosto se l'immane bellezza del nostro mondo non abbia una causa altissima, che sovrasta i destini umani?
Discorso del Gran Sacerdote di Mitra ad Eliendall, Shelem Eirenall
Le religioni vere e proprie resistono in strutture solide solo negli Imperi del Nord, dove le chiese di Mitra e Set sono pressoche' fuse con le due strutture politiche; esse si sono parzialmente modificate nei Regni del Centro, scivolando lentamente in un apologetico culto dei Santi, spesso individui storicametne appartenuti alla famiglia reale. Al Sud le religioni non sono piu' seguite da lungo tempo; i nomi di alcuni dei sono ancora ricordati ed invocati, piu' raramente adorati in occasionali templi da Sacerdoti o Monaci che scelgono una vita ascetica; ma generalmente si tende a pensare agli dei come incarnazioni di ideali o moti dell'animo umano. Al loro posto emergono una serie di pratiche spirituali, le Vie, che si incarnano in ideali di vita da perseguire, nello sviluppo della propria persona. E' comunque vero che spesso si associa la pratica di una Via al culto di un Dio; la casta sacerdotale tende a rinforzare questo legame "deistico", mentre le fazioni laiche preferiscono sottolineare l'aspetto "intimista".
E' raro che una Via seguita alla maniera "intimista" persegua anche ideali di proselitismo: generalmente ciascuno rispetta le scelte altrui e non cerca di imporre la propria visione del mondo. L'eccezione e' rappresentata dagli Imperi del Dragone e della Luna d'Oriente, i cui Lord impongono la propria Via; in tali imperi, non a caso, la visione "deista" della religione e' preponderante. Ad uno stesso Dio sono associate diverse Vie, che rappresentano i suoi differenti aspetti.
Generalmente maghi e studiosi, che preferiscono la razionalita' al trasporto religioso, pur essendo profondi conoscitori di teologia ed occultismo si fanno vanto di non seguire alcuna Via e di non adorare alcuna divinita', poiche' ritengono che all'uomo siano bastanti le proprie forze per dirigere il proprio destino. Altrimenti, essi preferiscono i culti piu' legati all'arcano, come Shergal e Set, oppure quello di Mitra. Comunque, al pari della magia, l'esistenza di forze soprannaturali e' generalmente accettata, siano esse di origine divina od intimista.
...ascolta, mia dolce Leah, la preghiera del tuo popolo: e dona prosperita' a queste terre, perche' in esse possa fiorire le vita ancora una volta, ad immagine della tua bellezza...
Preghiera primaverile eashiliana
Gli Dei Maggiori sono conosciuti pressoche' universalmente nel Vecchio Continente, sebbene con nomi differenti.
Mitra, il Signore della Luce, e' conosciuto praticamente in tutto il Vecchio Continente ed adorato da gran parte degli umani, ed elfi e da parte di tutte le altre razze. E' un dio benevolente, onniscente e di pura forma spirituale, sebbene sia rappresentato come un uomo alto, dallo sguardo intenso, dalla lunga barba bianca. Il suo simbolo e' l'ascia scintillante di potere. Mitra non richiede sacrifici, sebbene i suoi templi accettino donazioni in denaro o servizi. Mitra e' un dio virtuoso, che giudica la menzogna ed il tradimento degli amici come peccati mortali. Il suoi sacerdoti si astengono dall'alcool e dalle droghe e devono rimanere celibi. Il suo antico nemico e' Set, il dio serpente, contro il quale combatte anche attraverso i mortali. Mitra e' conosciuto con moltissimi nomi: Palandian fra gli Ooroshiti nell'est e Thorondin fra le popolazioni del nord dell'Impero del Dragone, Asura presso gli elfi, Galandias presso le popolazioni marine, Urial presso i popoli primitivi, che lo considerano lo sposo di Gheah.
Set e' il Dio Serpente, antico e temuto simbolo della malvagita', rappresentato come un enorme serpente. Egli ha insegnato agli uomini il potere magico dei sacrifici ed ha mostrato loro la strada verso le conoscenze occulte. Il suo culto e' associato alla ricerca del potere e della conoscenza proibita, ed e' diffuso piu' di quanto non si creda, sebbene spesso in forma sommersa. Set e' adorato nell'Impero della Luna D'Oriente, dove e' l'unico dio ammesso, pena la morte. Set e' ritenuto capace di donare vita eterna dopo la morte ai suoi seguaci. E' conosciuto anche col nome di Sahruel presso gli Ooloditi e Damballah presso gli Immeliti.
Crom e' il Dio della Montagna e della Guerra, adorato specialmente dalle popolazioni nordiche Aareliane e da quelle Eashite col nome di Voromir; il suo culto e' legato agli ideali di coraggio, onore e forza. I nani lo conoscono col nome di Thornerin, e sostengono che egli abbia donato loro, suoi prediletti, la magia runica; persino orchi ed orchetti lo adorano col nome di Morgh. I suoi seguaci reputano prudente non attrarre la sua attenzione; tutto cio' che il dio fa per loro e' dare forza alle loro braccia al momento della nascita; e cio' deve bastare. Dopo la morte Crom conduce in un grigio, nebbioso regno di nuvole e di venti gelidi, per vagare per l'eternita'.
Bel e' il Dio dei Ladri, protettore dei malintenzionati ma in generale anche dei commerci. E' conosciuto ovunque nel Vecchio Continente, ed adorato da molti umani, orchetti e specialmente dai goblin, poiche' il suo nome e' sinonimo di ricchezza e lusso oltre che di inganno. I goblin lo chiamano anche Melkene o L'Incappucciato ed associano al suo nome una certa ispirazione sacra ed una gioia fanciullesca nell'inganno. E' conosciuto nel Sud come Ogmir.
Ilas e' la Dea Poetessa, protettrice degli artisti e degli innamorati; e' invocata da coloro che cercano l'ispirazione, dai raffinati o semplicemente dai malinconici. Viene conosciuta con diversi nomi: Leah, la Dea della Luna fra gli Eashiti; Shilian, la Dama del Sogno presso gli Ooloditi; Kihlian, Signora dei Cuori presso gli Ooroshiti, Naag Ari fra glii elfi.
Gheah e' la Grande Madre, la natura in tutte le sue espressioni; essa regola la nascita e la morte nel grande ciclo della vita. E' la dea della fertilita', dell'abbondanza, ma anche dello spirito selvaggio ed animale. E' adorata nei luoghi piu' selvaggi e naturali, lontani dalla citta', ed e' ritenuta capace di fornire poteri sciamanici e di magia rurale. Si narrano leggende di sue incarnazioni nelle mitiche figure della Grande Cacciatrice e della Muta Selvaggia, che imperversano nel profondo delle foreste o nelle vaste pianure desolate dell'est. Gheah e' conosciuta con moltissimi nomi, poiche' praticamente tutte le divinita' e le semidivinita' legate a fenomeni naturali possono in fin dei conti ricondursi al suo culto. Le popolazioni marine Oolodite la invocano col nome di Rhea, la Regina degli Oceani; gli Aareliti dei Monti Tonanti la conoscono come Ehruana, la Dama delle Tempeste; nelle foreste di Lloidevall e' conosciuta come Sheana, la Ristoratrice. Gli elfi alti la conoscono come Alehana, il Cuore delle Foreste.
Shergal, il Signore dei Misteri, e' il piu' enigmatico fra gli dei. La leggenda vuole che abbia donato la magia agli uomini e che sia il custode delle conoscenze arcane ed occulte. I seguaci di Shergal dichiarano che nel loro dio gli opposti si riconciliano, e per questo egli ha una doppia natura: saggezza ed inganno, conoscenza e follia. Il Misterioso, l'Arcano, il Viandante, l'Ingannatore: molti sono i nomi di Shergal.
Ahriman, il Signore della Distruzione, e' ritenuto un dio malvagio piu' antico del Serpente, richiamato da antichi sacerdoti-dei appartenenti ad un'epoca leggendaria e successivamente bandito dagli altri dei, con tutti i suoi templi distrutti. Il suo culto e' associato alla distruzione ed alla non-morte, ed i suoi tenebrosi sacerdoti, quasi tutti Bales ed Uomini Lucertola, sono all'opera per preparare il suo ritorno, che significherebbe il ritorno al caos. E' conosciuto anche come Behemal, o l'Antico Demone.
...sorgi dalle tenebre, Yezud, ed avvolgi nella tua tela queste giovani donne che ti offriamo in sacrificio...
Invocazione rituale delle sacerdotesse bale di Yezud
Esistono numerosi altri culti aventi scarsa diffusione, perlopiu' associati a creature malvage o demoniache; i rituali con i quali sono adorati risalgono spesso a tempi dimenticati e sono legati alle radici culturali di alcune popolazioni che spesso non ne comprendono neanche piu' il significato.
Ymir, il Gigante di Ghiaccio, e' adorato da alcune popolazioni nordiche Aareliane. E' il Signore delle Tempeste e della Guerra, che vine in un castello nei ghiacci. Secondo gli sciamani Aareliani, le anime dei guerrieri caduti in battaglia raggiungono Ymir nella sua dimora per banchettare e combattere per sempre. Questa credenza rende i guerrieri seguaci di Ymir implacabili nella battaglia, facendoli combattere senza preoccuparsi della propria salvezza.
Erlik, il Dio delle Fiamme, e' adorato da alcuni rari Ooroshiti e Kaideiti. Attraverso il suo profeta, il Tarim Vivente, Erlik professa una rigida disciplina di tempra dell'anima attraverso prove e privazioni.
Zath, il Dio Ragno, e' adorato in particolare dagli Ooroshiti. Essi dicono che il grande ragno cammina sulla terra intessendo le sue tele e deve essere adorato. I suoi preti non bevono alcool e rimangono celibi. Per Zath le Vergini Danzatrici ballano nei templi nei giorni sacri. Vi sono leggende di sacrifici umani offerti a ragni giganteschi che vivrebbero in caverne sotto i templi di Zath. Chiamato anche Yezud dalle sacerdotesse Bale, alle quali dispensa doni mortali.
Dagoth e' il Dio Sognante, adorato da rari Ooroshiti ed Ooloditi. I suoi seguaci dicono che e' cosi' potente che, se svegliato, la sua malvagita' puo' distruggere il mondo.
Bardisattva e' il dio delle Nubi Tempestose, che richiede ai suoi rari seguaci sacrifici umani.
Xotli, il Signore del Terrore, e' un demone-dio dell'Antica Notte; appare ai suoi seguaci come un gelido vortice di oscurita'. Xotli beve le anime di coloro che vengono sacrificati sui suoi altari piramidali che si dice sopravvivano solo nelle Isole di Torre Azzurra.
Nebethet, la Dea della Divinazione, adorata sui Monti delle Stelle.
Al'Kiir, Dio della Lussuria, del Dolore e della Morte, adorato principalmente dai Kaideiti del regno del Corvo. E' rappresentato come un orribile mostro dotato di quattro corna, tre occhi oscuri e denti aguzzi. Richiede il sacrificio di giovani vergini ed in cambio dona grandi poteri.
Ailing, adorato come Dio Naturale presso le popolazioni piu' primitive, rappresenta la brutale legge di natura ed occasionalmente offre poteri sciamanici.
Thog, il Dio Piovra, e' occasionalmente adorato da primitive popolazioni marine per scongiurare sventure.
I Veri Dei rappresentano le forze elementali: fuoco, aria, acqua e terra. Il loro culto e' abbastanza primitivo e selvaggio, regolato dall'inclinazione naturale piuttosto che da forme spirituali. Spesso domandano il sacrificio dei miscredenti.
Nota: Gli dei principali del Vecchio Continente sono quelli del pantheon Howardiano (nelle cronache di Conan). Le modificazioni qui apportate tengono conto della differente geografia e della presenza di razze semiumane.
... cio' che alberga nel nostro cuore, le nostre gioie e le nostre paure, noi lo chiamiamo con nomi altisonanti. Diamo un'anima alle montagne immote ed alle verdi foreste, ai freddi venti come alle furiose tempeste; e tutto questo per rispecchiare le forze che si agitano nella nostra anima, nella nostra mente. In verita', cosi' smisurato e' il nostro mondo perche' cosi' smisurata e' la nostra capacita' di essere. Ed ancora piu' grande deve essere, attraverso questa conoscenza, la nostra capacita' di amare, perche' amando la natura noi amiamo noi stessi in essa...
Discorsi intorno ad un fuoco di un seguace della Via del Bosco
Al culto esteriore degli dei si contrappone una versione intimista che si traduce in un cammino di perfezionamento del proprio essere all'insegna di un ideale, rappresentato da uno o piu' aspetti del dio stesso; tali percorsi sono chiamati le Vie.
Via | Dio associato | Caratteri |
---|---|---|
Via della Luce Divina | Mitra | Conquista ed ordine |
Via della Luce | Mitra | Liberta' e giustizia |
Via della Mano Aperta | Mitra | Uguaglianza e carita' |
Via del Cosmo | Mitra | Razionalita' e conoscenza |
Via dell'Abisso | Set | Potere ed ebbrezza |
Via dell'Arcano | Set | Conoscenze arcane e misteri |
Via del Sangue | Set | Guerra e purificazione razziale |
Via del Serpente | Set | Sopraffazione e legge del piu' forte |
Via della Spada | Crom | Dovere ed onore |
Via della Montagna | Crom | Fatalismo e coraggio |
Via dell'Uccello Dorato | Bel | Ricchezze e successo |
Via del Tramonto Dorato | Bel | Perversione e decadenza |
Via della Piramide | Shergal | Illuminazione ed enigmi |
Via delle Stelle | Shergal | Veggenza e follia |
Via del Bosco | Gheah | Natura e rispetto |
Via della Quercia Antica | Gheah | Primitivita' ed animismo |
Via della Fuoco Fatuo | Ilas | Nobilta' ed eleganza |
Via delle Nuvole | Ilas | Contemplazione e poesia |
Via Oscura | Ahriman | Dolore e non morte |
Via del Caos | Ahriman | Caos e distruzione |
Esistono numerose altre Vie, legate sia ai culti maggiori che a quelli minori; alcune sono tradizioni locali, altre hanno una diffusione maggiore.
...e quando gli eserciti saranno schierati in battaglia, un segno verra' dal cielo, e le montagne cominceranno a tremare...
frammento del Libro degli Oracoli delle Stelle
Il dio piu' direttamente collegato alla divinazione e' Shergal, il Misterioso Veggente. Questi concede ai suoi sacerdoti il dono della divinazione, sebbene tale dono sia spesso limitato. Allo stesso modo in alcune Accademie si studiano i mezzi ermetici per operare divinazioni. A volte predizioni o fenomeni altrettanto misteriosi avvengono spontaneamente nei sogni, o almeno cosi' pare a chi li interpreta a posteriori; in tali casi si suol dire che Shergal ha inviato un suo messaggio attraverso un sogno.
Ma l'aspetto divinatorio del dio attrae anche una serie di individui che sono capaci di oltrepassare con la propria mente le nebbie del tempo: i veggenti. Nel Vecchio Continente il veggente piu' famoso e' senza dubbio il Veggente delle Stelle, che risiede da tempo immemorabile nei Monti delle Stelle. Quando un Veggente invecchia, qualcun altro si sente inesorabilmente attratto verso i Monti delle Stelle per prendere il suo posto; questo processo e' cosi' avvolto dal mistero che tutti si riferiscono ad un singolo Veggente piuttosto che ad una successione di veggenti.
Si puo' essere ammessi al cospetto del Veggente delle Stelle solo se si e' chiamati da lui stesso; molti attendono mesi o anni, e qualcuno non verra' mai ammesso al suo cospetto. Oltre a cio' i suoi vaticini sono spesso di difficile interpretazione: per tutti questi motivi sono rari gli individui che gli si rivolgono. Un aspetto peculiare del potere del Veggente delle Stelle e' che i suoi oracoli sembrano acquistare realta' per il solo fatto di essere vaticinati. I versi che egli recita hanno un potere proprio che puo' essere utilizzato allo stesso modo di altri poteri arcani da chi li riceve: comprendendoli e pronunciandoli, la realta' si adegua alla loro struttura, sebbene a volte in modi indecifrabili. Tutti i vaticini del Veggente delle Stelle fin dall'Era del Mito siano raccolti in un'opera, chiamata Libro degli Oracoli delle Stelle, di cui riproduzioni parziali sono rintracciabili in vari luoghi del continente. Si dice che chi comprenda in profondita' i versetti di tali libri sia capace di utilizzarli come se fossero veri e propri incantesimi. Allo steso modo pare che, in qualche modo, i versetti in tal modo utilizzati siano legati a doppio filo col destino personale, come se fossero stati vaticinati proprio a chi li usa.